Cronaca locale

Tutti "matti" per il Fai Migliaia in coda per i tesori nascosti

Palazzi, chiese, teatri e S. Siro aperti anche oggi. Il Fondo per l'Ambiente offre una chance unica

Tutti "matti" per il Fai Migliaia in coda per i tesori nascosti

Alla scoperta dei tesori nascosti. In migliaia tra milanesi e turisti ieri si sono messi pazientemente in coda per poter scoprire i gioielli che il Fai, il Fondo per l'Ambiente Italiano, ha aperto in via del tutto eccezionale per le Giornate di Primavera. Palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti, storici palazzi che svelano spazi sorprendenti. Ma anche vetrerie, tipografie, luoghi di lavoro insomma, e il tunnel della metropolitana in costruzione. «Le aperture delle Giornate FAI di Primavera raccontano con la loro straordinaria varietà una città, e un paese, che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia».

Tra i luoghi da scoprire e ammirare l'Hotel Diana in perfetto stile liberty e il suo giardino, la Palazzina Appiani all'Arena, Villa Necchi Campiglio un gioiello dell'architettura nascosto disegnata per la famiglia dal Portaluppi. Ancora Palazzo Mezzanotte sede della Borsa, i meravigliosi affreschi del Tiepolo a Palazzo Clerici, La Grassi Vetrate Artistiche, oggi come quasi un secolo fa, realizza vetrate a piombo secodno l'antica tecnica francese. Forse non tutti sanno che il neoclassico Palazzo Serbelloni, uno dei più prestigiosi e imponenti palazzi di Corso Venezia, ospitò Napoleone Bonaparte per ben tre mesi, con la moglie Giuseppina, il principe Metternich e Vittorio Emanuele II. Sarà possibile anche oggi visitare Palazzo Belgioioso del Piermarini, il Grattacielo Pirelli di Giò Ponti, il teatro Girolamo in piazza Beccaria, la Sala Reale e la Sala delle Armi alla stazione Centrale, che in pochissimi conoscono.

Anche lo sport si mette in mostra con San Siro e l'Ippodromo, inaugurato nel 1920 e costruito su progetto dell'architetto Paolo Vietti Violi, è uno dei più prestigiosi palcoscenici ippici a livello internazionale. In periferia spicca la monumentale e severa architettura della Chiesa Rossa di Muzio illuminata dai tubi al neon dell'artista minimalista statunitense Dan Flavin.

C'è anche chi ha scelto la galleria, e i binari della fermata M4 di Forlanini.

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