Cronaca locale

Ucciso durante gioco erotico Arrestata giovane prostituta

Aveva soffocato un cliente, forse durante un gioco erotico, forse durante un colluttazione, forse per rapina, e quando ha capito di essere stata individuata dai carabinieri è tornata precipitosamente in Albania. Qui ha cambiato nome ed è tornata a Milano dopo qualche mese riprendendo a prostituirsi sullo stesso viale, pensando gli investigatori si fossero scordati di lei. Ed è stata subito arrestata.
A distanza di quasi un anno gli investigatori della compagnia Duomo, guidati dal tenente Alessandro De Venezia, hanno dunque fatto piena luce sulla morte di Salvatore C., 44 anni, trovato morto all'alba del 21 giugno 2012 all'interno della sua Audi A/3 parcheggiata in via Bisnati. Cosa ci facesse lì era chiaro: seminudo, un preservativo infilato, una maglietta stretta attorno al collo. L'ispezione esterna del corpo, non forniva indicazioni utili: nessun segno di violenze. Sembrava morte naturale durante un amplesso con una prostituta.
Ma i carabinieri, si sa, hanno la testa dura, così hanno voluto vederci chiaro. Una paziente visione dei filmati delle telecamere in zona permette loro di individuare una ragazza nuda correre in via Bisnati. Viene identificata come una lucciola albanese di 22 anni, individuata una ventina di giorni dopo mentre «esercita» in viale Fermi. Lei conferma di essersi appartata con quel cliente che a un certo punto si è addormentato e lei semplicemente se n'era andata. Il fatto che fosse nuda non è poi tanto normale, ma in quel momento mancano ancora gli esiti dell'autopsia e i carabinieri devono rilasciarla. E lei prontamente ripara in Albania.
Qualche settimana dopo arriva la relazione del medico legale: l'uomo è morto per «asfissia meccanica», vale a dire soffocato, strozzato oppure strangolato, come nel caso del povero Salvatore. Le ecchimosi sul collo semplicemente non erano apparse subito evidenti per una normale processo tanatologico. Solo che nel frattempo la possibile omicida è sparita. Ma non per molto.
Tra marzo e febbraio è rientrata regolarmente in Italia, ha solo cambiato nome, procedure facilissima in Albania, dunque documenti. Convinta ormai di essere stata dimenticata dai carabinieri. E torna, abbastanza ingenuamente, a prostituirsi in viale Fermi dove l'altro giorno viene pizzicata da una pattuglia. Il tenente De Venezia la interroga nuovamente e lei cambia versione: l'uomo le avrebbe chiesto una prestazione sgradita, lei avrebbe rifiutato, sarebbe stata aggredita e si sarebbe solo difesa. Una dichiarazione che non convince neppure il magistrato che spicca ordine di cattura con l'accusa di omicidio volontario, anche se forse la morte è giunta al termine di un gioco erotico noto come «strangolino».

In pratica stringendo con forza il collo si moltiplicherebbe il piacere sessuale. Nel caso del povero Salvatore, fino alla morte

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