Cronaca locale

Va bene la sobrietà ma le periferie non meritano le Feste senza luci

Spero che per questo Natale non abbiate scelto di andare in vacanza a Parigi o a Londra o Berlino. Lo spero per voi perché il ritorno a Milano sarebbe deprimente. Provenendo da una città meravigliosamente illuminata, vi ritrovereste nella vostra penombra abituale, con poche isolate eccezioni. Questione di soldi? Quest'anno perfino Roma che, come sappiamo, a finanze non se la passa certo meglio, in fatto di luminarie natalizie ha fatto molto più di Milano, anche in zone semicentrali o molto popolari . Cosa sia capace di allestire per le feste natalizie la Ville Lumière è noto, ma ormai da qualche anno la sua diretta concorrente in fatto di prestigio metropolitano, Londra, fa di meglio: ovunque fantasmagorie multicolori e musica nelle strade – con un tono generale vagamente pagano giacché ogni riferimento al carattere religioso della ricorrenza è scomparso, immagino in nome del multiculturalismo ideologia dominante nella capitale britannica. E ormai anche Berlino non è da meno, addirittura agenzie turistiche organizzano tour fotografici “delle luci”. Già, direte, ma quelle sono capitali. Be', se invece vi dovesse capitare di andare a Lione o Monaco o Barcellona vi assicuro che il paragone con Milano sarebbe ugualmente impietoso. Con poche eccezioni come il delizioso “tram delle luci”, l'albero in piazza Duomo (ma è splendido quello tecnologico in piazza Gae Aulenti), la Galleria e il solito quadrilatero della moda, quanto a luminarie natalizie questa città è di una povertà e di un provincialismo imbarazzanti. Già è poco e male illuminata durante tutto l'anno - con la sola eccezione di corso Buenos Aires - e la situazione va peggiorando con la progressiva (..

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