Cronaca locale

Da Venezia a Locarno il grande cinema in città

Da Venezia a Locarno il grande cinema in città

«Le vie del cinema» passano ancora una volta da Milano. La trasformeranno per qualche giorno, da domani sino a giovedì 20 settembre, in una straordinaria città di celluloide dove far scorpacciata di fotogrammi in tante vesti, in corto e in lungo, in anteprima assoluta e in versione originale con sottotitoli in italiano. Otto giorni di soli film con il pedigree che arrivano quasi in diretta dai due appuntamenti clou della cinematografia, la Mostra Internazionale d'Arte cinematografica di Venezia appena conclusa e dal Festival del film di Locarno del mese scorso. In tutto si potranno vedere quarantasei lungometraggi e corti, trentaquattro veneziani e undici provenienti dal cartellone svizzero, proiettati in nove sale cinematografiche della città per un totale di settantotto proiezioni (biglietto intero 7 euro, ridotto a 5.50 euro con le tessere Agis Vieni al Cinema e della Fnac, ma è anche previsto l' abbonamento «Cinecard Le vie del cinema» a 36 euro per otto ingressi a scelta.
Tra i film più attesi provenienti da Venezia vi sono il coreano Pietà di Kim Ki-Duk, storia di un amore filiale che si è appena aggiudicato il Leone d'oro, ma anche E' stato il figlio di Daniele Ciprì girato in una Palermo dalle sfumature humour noir, O gebo e a sombra, racconto sulla povertà, l'onestà e la fame che spinge gli uomini ad ogni tipo di azione, firmato dal maestro portoghese ultracentenario Manoel de Oliveira, così come Enzo Avitabile music life, il docufilm dedicato al nostro sassofonista e compositore napoletano dal regista premio Oscar Jonathan Demme. Dal festival svizzero di Locarno, invece, arriveranno, tra l'altro, molti film pluripremiati, come il vincitore del Pardo d'oro Le fille de nulle part, una pellicola sui fantasmi della memoria e sulle illusioni svanite firmata dal francese Jean-Claude Brisseau, e poi When nights falls, un drammatico ritratto di donna del coreano Liang Ying, Pardo per la miglior regia e la miglior interpretazione femminile all'attrice An Nai, e Somebody up there likes me, storia del destino di un uomo, un postmoderno Dorian Gray, che ha valso al regista statunitense Robert Byington il Pardo speciale della giuria. Ma ne «Le vie del cinema», uno degli appuntamenti più attesi di fine estate, c'è spazio non soltanto per le pellicole di oggi ma anche per quelle di ieri. Sarà una bella occasione vedere sabato prossimo cinque cortometraggi di Dino Risi intitolati 1848, La fabbrica del duomo, La provincia dei sette laghi, Tigullio minore e Verso la vita, ritrovati nell'archivio della Veneranda Fabbrica, restaurati e proiettati all'Apollo spazioCinema (15.30).
Ma intanto prosegue anche «Milano Film Festival», la rassegna che sino al 23 settembre in diversi "set" della città propone anche il concorso di corto e lungometraggi e le retrospettive dedicate a Pier Paolo Pasolini e a Woody Allen. Un altro appuntamento che fa di Milano la capitale del cinema d'autore.
Informazioni: tel.02.780390 www.

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