Cronaca locale

Vento e grandinate Dopo due settimane si torna a respirare

Smog e polveri sotto i livelli di guardia, fino a domenica meteo favorevole

Dopo due settimane di polveri sottili fuori controllo, finalmente la Lombardia è tornata a respirare grazie al vento e alle perturbazioni, come la grandinata che nel pomeriggio di martedì si è abbattuta su Milano, che hanno disperso gli inquinanti. Le centraline di rilevazioni dell'Arpa infatti non hanno rilevato nessuno sforamento dei limiti del Pm 10, che a Milano si è tenuto tra i 29 e i 35 microgrammi per metro cubo. Più alti i valori in Monza Brianza, con i 49 microgrammi di Vimercate e i 42 di Monza-Machiavelli, e a Como, con i 50 microgrammi rilevati in centro. Nel Lecchese Merate è a 46 microgrammi, mentre nel Varesotto si va dai 25 microgrammi di Busto Arsizio ai 37 di Gallarate. Più bassi i dati del bergamasco, con i 20 microgrammi rilevati a Casirate d'Adda e nel Cremonese, con i 24 fatti registrare a Rivolta d'Adda. Oggi le condizioni meteo rimangono localmente favorevoli alla dispersione degli inquinanti, mentre domani e sabato torneranno favorevoli all'accumulo. «La perturbazione transitata sul nord Italia, il vento forte e i temporali hanno determinato ovunque una riduzione delle concentrazioni di Pm10, riportando i valori al di sotto del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo nella maggior parte delle stazioni lombarde- spiega Bruno Simini, presidente di Arpa Lombardia- In questi giorni è previsto tempo stabile e soleggiato su tutta la regione ma il vento, seppur moderato, dovrebbe mantenere condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti in atmosfera». Quindi si torna a respirare ma le polemiche restano soprattutto dopo il voto dell'Europarlamento che ha approvato nei giorni scorsi l'innalzamento del tetto limite delle emissioni degli Nox (ossidi di azoto) del 110%, a partire dal settembre 2017. Invece che gli attuali 80 mg di Nox per ogni km percorso da una vettura, denuncia la Fiab, l'anno prossimo se ne respireranno 168 milligrammi. «È ancor più necessario che siano gli stessi cittadini a prendersi cura della propria salute e quella dei propri figli, esattamente come ognuno di noi fa quando adotta comportamenti sani a titolo preventivo, quali una dieta particolare o l'attività fisica. Dove non arriva il legislatore arriverà il cittadino: aumenti i limiti degli inquinanti per le auto? E io non la compro o non la uso».

Così Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta.

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