Cronaca locale

La Verdi saluta nel nome di Berlioz

Oggi il primo di tre concerti che chiudono la stagione sinfonica

La Verdi saluta i milanesi prima dell'interruzione per la pausa estiva con un triplo concerto che ha al centro del programma pagine musicali a lei particolarmente care. Stasera alle 20.30, con replica domani alle 20 e domenica pomeriggio alle 16, nell'auditorium di largo Mahler, l'orchestra propone L'idée fixe di Berlioz tra Fantastique e Lèlio.

La Sinfonia fantastica dell'autore francese fu infatti eseguita nel primo concerto ufficiale il 13 novembre 1993 al Conservatorio sotto la direzione di Vladimir Delman. Il capolavoro di Hector Berlioz è da considerarsi un vero e proprio racconto autobiografico, una sorta di «confessione in musica» come egli stesso la definì e come recita anche il sottotitolo dell'opera stessa: Episodi della vita di un artista.

Il brano viene riproposto stasera, domani e domenica in una tripla esibizione che chiude la stagione sinfonica prima della ripresa autunnale dopo le ferie estive. Sul podio ci sarà la celebre bacchetta tedesca di Claus Peter Flor. Anche il suo è un ritorno. Flor era già stato in largo Mahler due mesi fa quando aveva diretto lo Stabat Mater di Dvorak. Sul palco dell'auditorium anche il coro guidato da Erina Gambarini e la voce recitante dell'attore Marco Foschi, recente protagonista de L'opera da tre soldi al Piccolo teatro.

La scelta di proporre in abbinamento la Symphonie fantastique e il Lélio si atiene alla volontà originaria del compositore, deciso a proporle in un'unica azione drammatica. I cinque movimenti in cui è divisa la Symphonie rievocano la tormentata storia d'amore di Berlioz con l'attrice Harriet Smithson dalla «gioia e il dolore insopprimibili provati dall'artista prima di vedere l'amata» all'«amore vulcanico ispirato da lei» fino al rifiuto da parte della donna che alimenta l'incubo indotto dall'oppio negli ultimi due movimenti in cui il compositore sogna di uccidere l'amata, essere condotto al patibolo e trovarsi nel mezzo di un macabro sabba di streghe.

Lélio invece sembra completare il racconto. Si assiste al risveglio dai sogni allucinati della sinfonia e al ritorno alla vita per mezzo della musica e della poesia shakespeariana. La parte narrativa è affidata a un attore che recita sei monologhi, scritti dallo stesso Berlioz, intervallati da altrettanti episodi musicali tenuti insieme dalla ricca orchestrazione.

I biglietti costano da 15 a 35 euro con acquisto prima del concerto. Per informazioni ci si può rivolgere all'Auditorium dalle 14.30 alle 19.

30 di questi giorni.

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