Cronaca locale

Dalla Versailles lombarda al grattacielo di Gio Ponti

Simone Finotti

Due giorni di tempo per visitare 15 dimore storiche lombarde: case di lusso, ville prestigiose coi loro rigogliosi giardini e antichi palazzi normalmente «belli e impossibili» ma questo weekend aperti per svelare al pubblico i loro incanti in un susseguirsi di visite libere e guidate, eventi e appuntamenti all'insegna di arte, cultura e natura. Tornano, sabato e domenica, le Giornate Nazionali dell'Adsi, Associazione Dimore Storiche Italiane, giunte alla VI edizione, con un programma che, in Lombardia, ci porta dal cuore di Milano fino a Varese, Pavia, Lecco, Bergamo, Brescia e Mantova. In città, domenica, apre fra l'altro il Palazzo Assolombarda Confindustria (via Pantano 9), progetto del 1960 di Gio Ponti per una Milano che consolidava il suo ruolo di capitale economica italiana. La storia di questo edificio, un piccolo gioiello di sobria eleganza e funzionalità con i suoi sette piani fuori terra e due interrati, è ricca di curiosità e intuizioni geniali. A partire dalla scelta dell'ubicazione, che ricadde non, come era lecito immaginare, su una piazza, uno slargo o una strada importante, ma su una via relativamente secondaria. Il che però non gli impedisce di dialogare con le costruzioni più simboliche della città: Duomo, palazzo arcivescovile, palazzo Reale, municipio, Scala, Broletto, Camera di Commercio, Università e sedi delle grandi banche. Al termine di ogni visita, proiezione del documentario «Amare Gio Ponti», del 2015. Contemporaneamente, in zona S. Alessandro, va in scena la XXIII edizione di «Cortili aperti», che ci condurrà negli angoli segreti di storici palazzi milanesi. Per chi pensa a una gita fuori porta, ecco l'apertura straordinaria di Villa Zari, a Bovisio Masciago. Dimora gentilizia del XVIII-XIX secolo, ha tra le sue chicche lo scalone autoportante in legno e la sala della musica, ed è circondata da un parco con imponenti alberi secolari. Oppure quella, a Bisuschio (Varese), di Villa Cicogna Mozzoni e del relativo giardino terrazzato, capolavoro del Rinascimento lombardo con affreschi del XVI secolo. A Chignolo Po, nel Pavese, c'è la possibilità, domenica, di ammirare il Castello, ribattezzato «La Versailles della Lombardia», un vero e proprio scrigno che svela i fasti dell'antica aristocrazia lombarda e veneziana fra grandi sale con affreschi della scuola del Tiepolo, preziosi stucchi e l'imponente torre dominante. A Robbiate (Lecco), porte aperte a Palazzo Bassi Brugnatelli, dimora patrizia del 1630.

Nei dintorni di Bergamo aprono, con diverse modalità, Palazzo Gagliardi, Moroni e Terzi, Villa Grismondi, Villa Pesenti, il Castello di Malpaga e il Palazzo Barbò, mentre nel Bresciano si potranno visitare Castello Quintini, in Franciacorta, e Isola del Garda.

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