Cronaca locale

Viaggio tra i giovani stilisti che ce l'hanno fatta

Mentre Stella Jean celebra Franca Sozzani, Giannico ha fatto le scarpe a Lady Gaga

Pamela Dell'Orto

Da Stella Jean, che con le sue stampe africane ha creato un nuovo genere, a Francesco Scognamiglio che (dopo aver debuttato a Parigi con la couture) resta a Milano ma intanto veste star come Beyoncè. Da Paula Cademartori che è riuscita a creare un nuovo classico con borse iconiche, fino a Vivetta che ha fatto impazzire Sanremo. Sono loro i giovani che ce l'hanno fatta, quelli che appartengono alla generazione d'oro degli stilisti italiani fra i 30 e i 40 anni, nati e cresciuti grazie a Milano Moda Donna, che continuano a credere nella nostra città, ma che con il loro lavoro fanno il giro del mondo. Perché il talento non ha confini.

Le loro collezioni sono finite sotto i riflettori in questa fashion week, che si è chiusa ieri con una messa in Duomo in memoria di Franca Sozzani, a cui ha partecipato tutto il mondo della moda (da Valentino a Giorgio Armani fino a Victoria Beckham). Proprio la direttrice di Vogue Italia scomparsa lo scorso dicembre ha creato tanti concorsi per lanciare i nuovi talenti.

Molti di loro non smetteranno mai di ringraziarla. Come appunto accade a Stella Jean, che al termine della sfilata ha mostrato a tutti la sua t-shirt con scritto: «Franca(mente) grazie». Applauditissima, la collezione era tutta dedicata al tema della guerra fredda con capi che all'occorrenza si trasformano (da vestito a gonna), e un accessorio-simbolo della resistenza siriana che arriva da Damasco: una borsetta fatta come una scatola di backgammon. Stessi applausi, atmosfere diverse da Msgm, il marchio di Massimo Giorgetti, il ragazzo prodigio che prima di arrivare a Pucci già fatturava 35 milioni di euro e che ora si ispira alla serie tv anni '90 Twin Peaks.

Altro stilista molto amato dalle celebrity è Fausto Puglisi, quarantenne di origini siciliane che ha fatto dei colori la sua cifra e ora punta sui broccati preziosi e le stampe ispirate a film cult come Roma di Fellini e Petrilio di Pasolini. Un altro spendido quarantenne è Francesco Scognamiglio, stilista di Pompei che a Milano ha un grande atelier, dove crea abiti destinati alle star di tutto il mondo, anche a Fergie, che li ha indossati ai party milanesi.

Poi ci sono le trentenni. Paula Cademartori, che disegna borse e scarpe iconiche, e per l'ultima collezione ha ricreato un «giardino d'inverno». E Sara Battaglia, che oltre alle borse (che ora disegna anche per Ferragamo) ha lanciato la sua seconda collezione di abiti super raffinati.

E se Nicolò Beretta è il più giovane (ha 21 anni) e con il suo marchio Giannico fa faville e ha fatto le scarpe (anche) a Lady Gaga, in molti puntano sul nome di Vivetta, che ha appena inaugurato un pop up store in Rinascente.

Sono loro i giovani della nuova età dell'oro milanese. Un esempio per i giovanissimi, che a ogni stagione emergono grazie ai tanti concorsi. L'ultimissimo, quello lanciato da Sara Maino, talent scout di Vogue Italia, e da Rossana Orlandi.

Si chiama «A Creative Spot» e porterà nuovi nomi (milanesi) del design e della moda in un temporary shop all'interno del Fidenza Village.

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