Cronaca locale

Un viaggio multimediale nei misteri di Caravaggio

Mostra ad alta tecnologia per ripercorrere tutta la vita dell'artista, tra videoproiezioni, suoni e effetti speciali

Lucia Galli

Oltre la tela, c'è di più. Dietro ogni quadro ci sono la storia, la vita, le doti ed anche gli sbagli di un pittore. Se all'anagrafe, poi, l'artista fa Michelangelo Merisi, il quadro non è che il punto di partenza. Punta ad avvicinare un pubblico anche più ampio e di giovanissimi e a far luce sull'uomo la nuova mostra che, da domani al 27 gennaio, racconterà «Oltre la tela: Caravaggio, la mostra immersiva». La prima news è che dell'indomabile genio lombardo al palazzo della Permanente di via Turati non si troverà nemmeno un quadro. La seconda è che non se ne sente (molto) la mancanza perché grazie a 16 proiettori, una cuffia e un'audioguida si potranno vedere, quasi immergendovisi, anche quadri altrimenti inamovibili rispetto alle loro collocazioni. Per questo la visita risulta piacevole e soprattutto utilissima, pur in assenza di opere. Tu chiamala, se vuoi, tecnologia. Organizzata da NSPRD per Experience Exhibitions, in collaborazione con Skirà, che debutta nel settore delle mostre immersive, l'esposizione farà felici sia piccoli nativi digitali che drizzano le antenne dell'attenzione soprattutto se motivati da qualche effetto speciale, sia i grandi che vogliono ripassare un po' di storia dell'arte. Perché se un quadro da emozione, anche sentirselo spiegare o vederselo scorrere davanti agli occhi in tre dimensioni e ingrandito a prova di pixel può donare un nuovo punto di vista. Quanto era matura la frutta della canestra? Perché a Malta Caravaggio firmò la Decollazione facendo scorrere il suo nome dal sangue? Come mai il baro della celebre tela aveva il guanto bucato? Come faceva a dipingere strappando all'ombra le sue figure di luce. Ed ancora, perché i piedi sporchi dei pellegrini e quella madonna morta così discinta fecero scalpore? Nel 2018 una risposta chiara può venire dal video mapping: 50 persone hanno lavorato con 360 ore di girato e 3mila di post produzione per scansionare e digitalizzare una ventina di sue tele. La consulenza di Rossella Vodret garantisce la scientificità dei contenuti che, idealmente, proseguono il percorso avviato con la mostra da oltre 400mila visitatori dello scorso anno a palazzo Reale. «In questa mostra abbiamo seguito il filo cronologico dell'uomo Caravaggio, scandendo le tappe della sua vita avventurosa attraverso tele che non potranno mai essere portate in mostra», spiegano gli organizzatori sempre più convinti che il polo della Permanente abbia trovato la sua vocazione per esposizioni ad alto contenuto tecnologico. Bellissimo, in effetti, sarebbe stato che le due esposizioni, Dentro Caravaggio dello sorso anno, e questa che apre domani, oltre al tela, fossero contemporanee. Oggi live, domani in digitale: ma tant'è. Questo percorso, fra suggestive sale scure dove si viene guidati da voci, suoni, musiche di pianoforte e clavicembalo sono ben più di un surrogato. I quadri fondamentali sono trattati tutti, dalla cappella Contarelli di san Luigi dei Francesi, alla cappella Cerasi, così come opere più fragili come la scandalosa morte della Vergine, fino al dipinto murale del gabinetto Alchemico del casino Ludovisi, passando per Napoli, Malta e gli Uffizi.

Caravaggio seduce sempre, dentro ed oltre la tela.

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