Cronaca locale

"Non ti vendo la birra". E il rumeno ubriaco pesta il negoziante

Un giovane di origini cinesi è stato selvaggiamente picchiato da un romeno ubriaco per una birra negata. Il ragazzo è in prognosi riservata al Niguarda mentre l’aggressore, già allontanato per due volte dal territorio nazionale, è stato condotto nel carcere di San Vittore

"Non ti vendo la birra". E il rumeno ubriaco pesta il negoziante

Una violenza assurda e sconvolgente è avvenuta giovedì scorso a Rho, piccolo comune alle porte di Milano. Un 19enne di origini cinesi è stato selvaggiamente picchiato da un cittadino romeno arrestato, poi, per tentato omicidio. Il giovane ora è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Niguarda.

Secondo quanto accertato dai poliziotti del commissariato di Rho, l’aggressione si è verificata intorno alle 17 in corso Garibaldi, luogo dove la vittima ed i suoi familiari gestiscono un mini market.

Il tutto sarebbe nato per futili motivi. Infatti, dalla visione delle immagini registrate dalla videocamera di sicurezza presente nel negozio si nota il romeno, entrato nella rivendita già barcollante ed in chiaro stato confusionale, dirigersi verso il reparto degli alcolici per prendere una birra. Il ragazzo, accortosi subito delle precarie condizioni fisiche dell’uomo, lo ha fermato e poi accompagnato all'uscita.

Sul marciapiedi la situazione è degenerata con la discussione che si è trasformata in una folle violenza.

Il cittadino dell’est Europa ha colpito più volte con violenti pugni al volto lo sventurato 19enne. Come se non bastasse lo ha caricato sulle spalle per poi scaraventarlo a terra facendogli sbattere la nuca e la schiena sull’asfalto.

L’aggressione è stata interrotta solo dal provvidenziale intervento di un poliziotto fuori servizio che, per pura coincidenza, si è trovato a passare in Corso Garibaldi. L’agente è prontamente intervenuto bloccando il romeno e chiamando il 112.

La vittima è stata immediatamente soccorsa e trasferita in ospedale.

A carico dell'aggressore, invece, sono emersi pesanti precedenti. In passato l’uomo era già stato allontanato dal territorio nazionale per ben due volte per motivi di pubblica sicurezza; in entrambi i casi gli era stato notificato anche il divieto di reingresso per cinque anni.

Ora per lui si sono aperte le porte del carcere di San Vittore.

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