Cronaca locale

«Votiamo il regolamento anti-ostruzionismo E sulla Montello dico sì»

Filippo Barberis, capogruppo del Pd. Ha proposto all'opposizione un accordo sulla delibera degli scali Fs. Che risultato si aspetta?

«L'obiettivo minimo è concordare un percorso condiviso che veda protagonista il consiglio nel definire gli indirizzi con cui la giunta andrà a trattare con Fs. É importante farlo a monte, ma anche avere tempi serrati. L'intero pacchetto va chiuso entro un anno».

Il centrodestra vuole un dibattito aperto in aula anche sul tema moschea. Siete favorevoli?

«Non ci siamo mai sottratti al confronto sui temi strategici per la città, abbiamo dato da subito la disponibilità a rendere il Consiglio un luogo di discussione aperto. La nostra idea di fondo è che anche in un momento di tensione internazionale avere dei luoghi di culto trasparenti, certificati, a norma di legge sia molto più sicuro rispetto ai luoghi informali o agli scantinati che hanno caratterizzato la preghiera musulmana a Milano negli ultimi anni».

Domani la Lega organizza un presidio contro l'invio di 500 profughi alla caserma Montello. Lei è favorevole?

«É la scelta che ad oggi consentiva di risolvere meglio il problema dell'accoglienza, visto che anche l'utilizzo del villaggio Expo era complicato. Bisogna chiarire ai residenti della zona che è una soluzione transitoria e non impatterà sul progetto di riqualificazione già previsto. Però dico all'opposizione che non può limitarsi a dire non va bene ad ogni soluzione che viene proposta, i problemi vanno risolti».

Proponete di modificare il regolamento del consiglio comunale. Perchè non avete accettato il patto anti-ostruzionismo che vi proponeva in campagna il centrodestra, prima del risultato?

«Veramente erano 3-4 anni che cercavamo la disponibilità, siamo tranquilli. L'obiettivo è darci uno strumento adeguato ai tempi, serve un corretto equilibrio tra il diritto di ogni forza politica a difendere le proprie posizioni, ma con un limite al dibattito stesso. Possiamo prendere spunto dal regolamento che vige in Regione».

ChiCa

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