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Milionario cinese compra lo 0,3% dell'Islanda "Userò i terreni per costruire un eco-resort"

Huang Nubo, uomo d'affari cinese, vuole acquistare 300 chilometri di territorio disabitato. Sui terreni sorgerà un nuovo maxi resort. A Reykjavík preoccupazione per l'impatto del progetto

Milionario cinese compra lo 0,3% dell'Islanda 
"Userò i terreni per costruire un eco-resort"

Pechino - 300 chilometri di suolo islandese. Ovvero lo 0,3% della superficie totale dell'isola. Ammonta a tanto l'acquisto che ha in mente Huang Nubo, magnate cinese dei resort. Il territorio islandese sarebbe, nel progetto del milionario asiatico, il luogo ideale dove realizzare un eco-resort di dimensioni decisamente imponenti, cosa che contribuirebbe non poco all'ingresso in Islanda di capitali stranieri e incrementerebbe di certo il turismo del piccolo stato.

L'accordo Un passato come membro del governo cinese, prima al ministero delle Costruzioni, poi alla Propaganda, Nubo, già proprietario di numerosi resort nel mondo, figura tra gli uomini più ricca del paese asiatico. Il milionario cinese ha già firmato un accordo per l'acquisto di una serie di terreni disabitati nella regione nord-orientale di Fjollum e a mancare a questo punto è solo il sì definitivo di Pechino e Reykjavik. Proprio lo Stato islandese figurerebbe per altro tra i venditori, con la cessione al magnate di alcuni terreni demaniali al momento liberi.

Opinioni contrastanti Nell'isola non tutti vedono però di buon occhio il forte investimento del magnate cinese. Grazie all'apertura di nuove rotte marittime l'Islanda si trova infatti in una posizione favorevole per diventare un importante hub per i cargo asiatici e le aree ancora disabitate dell'isola potrebbe servire a questo scopo. Tra gli scettici anche il primo ministro islandese Jonasson, che invita a riflettere, ricordando il pesante crack che aveva coinvolto le banche islandesi nel 2008. Di diverso avviso il ministro all'industria Juliusdottir, secondo la quale la reazione del collega sarebbe a dir poco isterica. "Si tratta solo di un investimento nel turismo islandese. Non vedo che problemi potrebbe portare".

E l'imprenditore assicura: "Il progetto tutelerà le aree verdi".

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