Politica

Minacce del sindacato di polizia contro la casta "Veniamo in Senato e spariamo i lacrimogeni"

Comunicato di fuoco indirizzato al Viminale. Il sindacato contro i prezzi (bassissimi) dei restoranti delle Camere. Dalla denuncia passa alle minacce: "Viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio, magari il giorno di ferragosto, e spararvici all'interno i nuovi lacrimogeni in dotazione"

Minacce del sindacato di polizia contro la casta 
"Veniamo in Senato e spariamo i lacrimogeni"

Roma - Toni duri contro i benefit dei parlamentari, parole di fuoco contro la casta. A leggere il comunicato stampa del Coisp, sindacato della polizia, contro i prezzi dei ristoranti di Palazzo Madama e Montecitorio si sente aria di rivolta. Basta un clic per legger il comunicato (scarica il pdf) che, sotto Ferragosto, la segreteria del sindacato ha inviato sia all'attenzione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sia al titolare del Viminale Roberto Maroni. "Viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio - si legge - magari il giorno di ferragosto, e spararvici all’interno i nuovi lacrimogeni in dotazione". Insomma, un vero e proprio assalto al parlamento.

Dagospia parla di "golpe". Forse è un tantino esagerato. Va detto, però, che i toni del Coisp sono tutt'altro che concilianti. Anzi, suonano come una vera e propria minaccia. A far salire la pressione al sindacato è stata la pubblicazione della carta della buvette di Palazzo Madama. Dai primi piatti al servizio al grill, dai formaggi agli affettati. I prezzi, si sa, fanno venire i brividi. Un euro e sessanta centesimi per le penne all'arrabbiata, due euro esessantotto centesimi per per la bistecca di manzo, tre euro e cinquantacinque per una lombatina di vitello ai ferri. Prezzi da saldo, non c'è che dire. "Se ad un Senatore bastano poco più di tre euro per consumare un primo ed un secondo, perché mai deve guadagnare circa 14mila euro al mese?", chiede il sindacato facendo notare che, invece i poliziotti "guadagnano mediamente 1500 euro al mese, che raggiungono faticosamente includendovi l'indennità di servizio esterno, i turni festivi e notturni e qualche ora di lavoro straordinario, quando viene pagata". Fin qui niente da dire. Ma il Coisp si spinge oltre e passa alle minacce: "Viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio, magari il giorno di ferragosto, e spararvici all'interno i nuovi lacrimogeni in dotazione così si coglierebbero due piccioni con una fava, ovvero si otterrebbe lo sgombero immediato di certi ristoranti da politici mediocri e si testerebbero su quest'ultimi gli effetti dei nuovi artifici lacrimogeni in dotazione alle forze di Polizia, la cui lesività nonostante le numerose interpellanze parlamentari, è sempre stata tenuta nascosta da Lor Signori". 

La proposta lanciata dal sindacato al Viminale è di permettere alle forze dell'ordine di poter spendere i propri buoni pasto da 7 euro ai ristoranti delle due Camere. Una provocazione.

Ma le minacce del sindacato sono davvero eccessive. 

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