Ministero della Salute, la campagna contro il tabagismo: "Ma che sei scemo?"

"Ma che sei scemo?" il titolo della campagna contro il tabagismo 2015 promossa dal ministero della Salute

Ministero della Salute, la campagna contro il tabagismo: "Ma che sei scemo?"

Per il ministero della Salute "sono uno scemo". La mia colpa è quella di fumare qualche sigaretta. La nuova campagna lanciata dal governo contro il tabagismo è destinata a far discutere. Il titolo è un vero e proprio insulto ai fumatori: "Ma che sei scemo?". Con questo claim andranno in onda una serie di spot con Nino Frassica che cercheranno di dare un freno al vizio che riguarda le bionde. La campagna ha come obiettivo quello di responsabilizzare i fumatori alla cura della propria salute e di quella di chi gli sta vicino, in particolare a tutela dei bambini contro il fumo passivo, ma si propone anche un approccio nuovo, di "garbata ironia" e con il fine di strappare un sorriso. Francamente chi fuma sa già i rischi che corre: ictus, infarti e problemi respiratori. Ma nessuno, tra i fumatori, sorriderà sentendosi chiamare "scemo". L'insulto ai fumatori verrà declinato su tutti i mezzi di comunicazione.

Sono previsti uno spot video, trasmesso dalle maggiori emittenti, ed uno spot radiofonico, per ciascuno dei quali sono stati realizzati quattro soggetti differenti: donne incinte, fumatrice attive, fumo passivo sui bambini, giovani e fumo, donne fumatrici attive. Rispetto per chi a volte deve subire il fumo passivo, ma dal governo si chiede rispetto anche per chi, in solitudine, accende una sigaretta senza per questo insultare la propria intelligenza. L'unica cosa "scema" del vizio è lo slogan di questa campagna. Non sarà certo questa etichetta a convincere i fumatori a posare per sempre il pacchetto.

I rischi del fumo li conosciamo, ma conosciamo anche tanti scemi tra chi non fuma.

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