Cronaca locale

Il Mint "trasforma" i Giardini Montanelli in una galleria

Una tensostruttura ospiterà a novembre la quarta edizione della fiera di antiquariato e modernariato

Arriverà presto a Milano ogni sorta di capolavoro d'arte antica, moderna e contemporanea. Ci saranno dipinti, sculture, mobili, porcellane, argenti, gioielli, stampe, fotografie, tappeti, libri, vetri, tessuti e installazioni. Si aprirà un confronto fitto tra artisti e stili di epoche differenti in un affascinante dialogo tra passato e presente. «Saranno esperienze e forme diverse nell'unità dell'arte - afferma l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -, senza alcuna contrapposizione tra antiquariato e arte moderna». È questa l'idea sottesa alla quarta edizione di Mint - Milano International Antiques and Modern Art Fair, la manifestazione d'antiquariato e modernariato che prenderà il via il prossimo novembre in una tensostruttura allestita nei giardini «Indro Montanelli», tra corso Venezia e via Palestro. Si avrà un magnifico connubio tra il verde e la cultura - commenta Maurizio Cadeo, assessore all'Arredo, Decoro Urbano e Verde -, tra i bellissimi giardini e l'esposizione mercato». «Il design del padiglione - aggiunge Finazzer Flory - si dovrà naturalmente coniugare perfettamente con il parco che lo ospita». La scelta di organizzare questa importante mostra nella zona dei giardini pubblici si propone di contribuire al lancio internazionale del cosiddetto «Distretto Palestro», quel polo museale civico esistente in questa zona, che comprende istituzioni pubbliche e private come la Galleria d'Arte Moderna della Villa Reale, il Pac (Padiglione d'Arte Contemporanea), le Case-Museo Boschi Di Stefano e Villa Necchi Campiglio, la Permanente, lo Spazio Oberdan, Palazzo Dugnani, il Museo del Cinema, la Biblioteca di via Senato, il Museo di Storia Naturale e il Planetario «Ulrico Hoepli». «Parteciperanno alla mostra quarantacinque gallerie italiane ed estere - dichiara Roberto Casiraghi, direttore del Mint -; quest'anno è stato dato un limite massimo al numero degli espositori e di conseguenza si avrà un innalzamento nella qualità». Tra gli eventi collaterali pianificati si prevedono visite guidate speciali ai musei e alle mostre presenti in contemporanea nel «Distretto Palestro» e si pensa a un progetto che metta in rapporto le «Case-Museo» della zona al Mint.

«Sarà proprio questa un'opportunità per far conoscere quanto Milano sia ricca di grande cultura - conclude Massimiliano Finazzer Flory -, che troppo spesso però viene dimenticata o ignorata».

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