Stile

Mirabella, Franciacorta da 40 anni

Non è la solita Franciacorta quella raccontata da Mirabella, azienda che ha da poco compiuto quarant'anni di vita ma che non ha smesso di cercare nuovi modi di interpretare le più nobili bollicine italiane.

Tutto nacque nel 1979 quando nella vecchia filanda di Paderno, in locali prima destinati alla coltivazione dei bachi da seta vennero per la prima volta lavorate le uve coltivate nei vigneti della località Mirabella. Quattro decenni dopo e dopo numerosi cambiamenti l'azienda è interamente nelle mani della famiglia Schiavi e le tre figure di riferimento sono il fondatore Teresio e i figli Alessandro e Alberto, il primo maestro di cantina e il secondo direttore commerciale. La filosofia Mirabella è riassunto in un diagramma che si dirama in quattro direzioni: cultura enologica, sostenibilità, educazione al gusto e salubrità alimentare. Che a loro volta raccontano decine di storie di un'azienda che fa del dettaglio uno stile.

La carta dei vini Mirabella è ricca e complessa. Noi ci siamo potuti concentrare sulle tre etichette create per il quarantennale, che pongono l'enfasi sui singoli vitigni classici della Franciacorta, ciascuno interpretato in purezza in tre Brut Nature di grande eleganza, tutti con prima fermentazione in vasca di cemento e con affinamento di 36 mesi. Coraggiosa la scelta di spingere sul proscenio anche quell'attore non protagonista che è il Pinot Bianco (etichetta bianca), che esce elegante, equilibrato, candido di fiori delicati ma anche colorato da tocchi esotici. Lo Chardonnay (etichetta gialla) segue lo stesso procedimento e si esibisce mieloso ed esuberante al naso e decisamente carnale in bocca. Infine il sofisticato Pinot Nero (etichetta nera), croccante ed erbaceo, decosamente temperamentoso.

Bellissima la cassetta di legno in cui sono custoditi i tre vini.

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