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Moavero: "Sono antifascista" Via la scrivania di Mussolini Il ministro: motivi di spazio

E' giallo sulla scrivania che, per molti, sarebbe appartenuta al Duce. Il ministro agli Affari europei l'ha fatta togliere per motivi di spazio e ha negato di sapere che fosse di Mussolini. Storace attacca: "Non fa onore allo Stato"

Moavero: "Sono antifascista" Via la scrivania di Mussolini Il ministro: motivi di spazio

Roma - C'è chi indaga sulla scrivania di Togliatti e chi rifiuta quella (presunta) di Mussolini. Dopo il caso del Guardasigilli Paola Severino, che sta cercando di scoprire dove sia finita la scrivania di Palmiro Togliatti, è la volta del neoministro agli Affari europei Enzo Moavero. Che ha chiesto di utlizzare una scrivania diversa da quella che, secondo molti, sarebbe appartenuta al Duce.

Il ministro nega tutto

"Sono antifascista", avrebbe specificato Moavero. E così, lo strumento di lavoro è stato cambiato. Ma, da Palazzo Chigi, fanno sapere che il ministro non sapeva nulla dell'appartenenza della scrivania e che ha richiesto una scrivania più piccola anche per fare spazio a suoi collaboratori. Insomma, solo motivi di spazio e non di ideologia. Almeno così pare.

L'attacco di Storace

Ma la tesi di Moavero non ha convinto Francesco Storace che ha attaccato il ministro: "Confesso che non conoscevo Enzo Moavero Milanesi. E credo che ancora oggi molti italiani fatichino a capire che si tratta del ministro tecnico agli affari europei del governo di Mario Monti. Vorrei poter scrivere che è un ministro intelligente, ma non credo di poterlo fare con sicurezza, per non essere accusato di disprezzare la verità".

"Monti si disfi di Moavero"

Il segretario nazionale de La Destra sul suo blog poi aggiunge: "Costui ha pensato di passare alla storia ordinando di cambiare la scrivania ministeriale perché quella che ha trovato - si dice - sarebbe appartenuta a Benito Mussolini... Ecco, vorrei poter dire che gente così non fa onore allo Stato che ha giurato di servire. E farebbe bene il presidente Monti a disfarsi di un personaggio di tal fatta. Sa, il ministro ignoto ai più, quanti palazzi dell’era fascista sono abitati dai ministri del suo governo? Sa, il ministro che ha deciso di passare alla storia come il più infantile che si sia mai sentito in circolazione, quante strade, porti, dighe portano come data di nascita la stessa della scrivania che egli vorrebbe mandare al macero? Sa, il ministro che ignora che cosa vuol dire il rispetto per la storia della Nazione - che quest’anno ha celebrato 150 anni di unità e non 130... - con quante leggi del fascismo ha convissuto la repubblica antifascista? Qualcuno gli ha mai mostrato le tavole della riforma Gentile in materia scolastica? La legislazione urbanistica? Il codice dei beni culturali di Bottai? Ha mai passeggiato lungo le strade del quartiere Eur? Se trasloca lì, che fa, butta giù i palazzi?".

"Moavero ipocrita"

"Nessuno chiederà a questo ineffabile ministro di indossare una camicia nera (non siamo custodi dell’anacronismo e siamo molto più democratici di lui, e anche per questo amiamo i governi voluti dal popolo e non quelli voluti dalle banche) ma ci risparmi l’ipocrisia di una guerra partigiana ad una scrivania. Se proprio non le piace ci indichi dove sta e se vuole la mandiamo a prendere. La custodiremo con rispetto a la restituiremo al ministro che la sostituirà. Speriamo che avvenga presto.

Si è già visto lo spread tra lei e una persona civile", ha concluso Storace.

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