Stile

Modelli d'eccezione nel segno di Günter Blümlein

A. Lange & Söhne celebra il passato con il nuovo Lange 1 e con il Langematik Perpetual

Fabrizio Rinversi

Il 2019, per A. Lange & Söhne, è un anno importante. Infatti, il 24 ottobre 1994, Günter Blümlein, assoluto protagonista, con Walter Lange (pronipote del fondatore) del «ritorno» del brand sassone nell'olimpo dell'Alta Orologeria, dopo circa cinquant'anni di oblio, presentò nel Castello di Dresda, le prime «creature» del nuovo corso, ossia il Lange 1, il Tourbillon «Pour Le Merite», l'Arkade e il Saxonia. Un evento emblematico, indicativo della rinascita, del quale ricorre il 25° anniversario, che la Casa ha deciso di onorare, lanciando, ogni 24 del mese, un modello celebrativo: l'ultima presentazione, avverrà, proprio il 24 ottobre 2019, definendo, dunque, un'insieme di dieci modelli «speciali». Tale collezione è dedicata, evidentemente, al segnatempo iconico della Maison, ossia il Lange 1, che ha inaugurato la serie, in gennaio, con una versione in oro bianco da 38,5 mm (250 esemplari); il 24 febbraio è stata la volta del Grande Lange 1 Fase Lunare da 41 mm (25 esemplari, in oro bianco) e, il 24 marzo, ecco il Little Lange 1 «25th Anniversary», da 36,8 mm, in oro bianco, edizione limitata a 25 esemplari. Questo modello fu proposto, per la prima volta, nel 1998, con un diametro della cassa inferiore di 1,7 mm rispetto al Lange 1, mantenendone però, inalterate, funzioni, design e contenuti tecnici: il calibro manuale di manifattura, l'L121.1, a carica manuale, con schema a 3/4 della platina, bilanciere inerziale, Gran Data saltante «esattamente» e riserva di carica di 72 ore, è lo stesso del Lange 1. Il quadrante decentrato, su fondo argenté, accompagnato da Grande Data al 2, riserva di carica al 3 e piccoli secondi al 5, prevede cifre, logo, indici stampati e sfere in blu intenso, tonalità ripresa anche sul numero «25» inciso sul ponte del bilanciere e sul cinturino in alligatore. Per rimanere nel contesto dell'omaggio, A. Lange & Söhne, a gennaio, ha svelato anche il Langematik Perpetual, in oro color miele (esclusiva della Casa, la più resistente tra le leghe dell'oro), da 38,5 mm, in serie limitata a 100 pezzi. Si tratta, infatti, dell'ultimo orologio presentato personalmente, nel 2001, da Günter Blümlein (scomparso all'inizio di ottobre di quell'anno): era il primo segnatempo automatico da polso al mondo capace di combinare la Grande Data con il calendario perpetuo. Inoltre, il suo calibro automatico, l'L922.1 SAX-0-MAT, è dotato del meccanismo brevettato ZERO-RESET: quando si estrae la corona, una leva libera un martello, che cade sulla camma a cuore coassiale con la ruota su cui è calettata la sfera dei piccoli secondi, riportandola sullo zero, e contestualmente, il tratto ad arco di un'ulteriore leva collegata si poggia sul profilo del bilanciere, bloccandolo; in questo modo, è possibile una regolazione precisa dell'ora. Alto soli 10,2 mm, data la complessità, il Langematik Perpetual visualizza sul quadrante argenté, la Gran Data al 12, mesi e ciclo bisestile al 3, piccoli secondi e fasi di luna astronomiche al 6, giorno della settimana e day/night al 9 e, ad alimentarlo vi è un rotore decentrato in oro a 21 carati con massa esterna oscillante in platino (riserva di carica di 46 ore). Appuntamento, quindi, al 24 di aprile, con la prossima sorpresa che ci riserverà A.

Lange & Söhne.

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