Roma

Mondiali di nuoto Inaugurato l’impianto di Pietralata

Prosegue a tamburo battente la consegna degli impianti sportivi destinati ai Mondiali di Nuoto, in programma a Roma dal 17 luglio al 2 agosto. Ieri il sindaco Alemanno ha inaugurato il Polo Natatorio di Pietralata, in via del Tufo, insieme con il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, al Commissario straordinario Claudio Rinaldi, e al presidente del Comitato organizzatore Giovanni Malagò. La struttura, di proprietà comunale, è costata 10.679.260 euro. Un anno la durata dei lavori. Il complesso dispone di una vasca al coperto per la pallanuoto, con due palestre, e all’esterno di una piscina olimpionica di 51 metri, con una tribuna da 500 posti e una spiaggia perimetrale. Pietralata è il primo dei tre impianti comunali che i Mondiali lasceranno in dote a Roma. Il 3 luglio sarà inaugurato il Polo di Ostia, il 6 sarà la volta di Valco San Paolo. «Quello di dotare la città di nuove piscine pubbliche era un impegno preciso assunto con la Federazione Mondiale - sottolinea Barelli - Lo abbiamo mantenuto».
Il calendario delle prossime inaugurazioni è fittissimo: Anzio (28 giugno), Tivoli (il 2 luglio), poi i circoli Nomentum, Villa Flaminia, Axa. L’ultimo appuntamento è il 3 luglio per Roma70 (Tor Bella Monaca). In tutto, fra pubbliche e private, 26 strutture. «Si tratta di un grande potenziale per lo sport agonistico e di base - osserva Alemanno - Con i circoli ci sono delle convenzioni con il Comune per garantirne l’utilizzo pubblico. La Fin fa bene a seguire questa politica per lo sviluppo del nuoto».
La magistratura continua intanto il braccio di ferro con il Commissario Rinaldi. Ieri il gip ha disposto il sequestro degli impianti del Tevere Remo e dello Sporting Club Flaminia. Motivazione, la solita: abusi edilizi e violazione delle norme urbanistiche. «La Procura ha delle carte datate - replica Rinaldi - La prossima settimana saneremo tutti gli equivoci». Si profila infatti un provvedimento di Palazzo Chigi. Si starebbe mettendo a punto un documento, forse già sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri, per sbloccare l’impasse dei sequestri, dando l’ «interpretazione autentica» dell’ultima ordinanza della presidenza del consiglio, posteriore al 2005, che assegna al Commissario straordinario poteri, appunto straordinari. In particolare di autorizzare lavori di ampliamento, che secondo la Procura invece violerebbero la tutela del territorio. La prossima settimana, intanto, la giunta capitolina farà proprio l’ordine del giorno approvato in Aula Giulio Cesare all’ultimo consiglio straordinario sui Mondiali.

«Riusciremo a lasciarci alle spalle le polemiche, chiudendo tutti i problemi rimasti aperti» assicura Alemanno.

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