IL MONDO DEGLI OROLOGI

Con un 2,5 per cento di presenze in più, per un totale di oltre 103.000 visitatori, nonostante l'assenza di diversi operatori economici giapponesi, si è conclusa la 39° edizione di Baselworld, più nota forse come Salone mondiale dell'orologeria e gioielleria di Basilea.
È la rassegna più importante in ambito internazionale e costituisce la passerella per la presentazione delle novità per quanto riguarda gli orologi e i gioielli. Una manifestazione imponente non solo per superficie - circa 160.000 mq - ma anche per espositori, 1.892 provenienti da 45 Paesi. Di questi le ditte di orologeria erano 627, delle quali 307 erano imprese svizzere: un po' meno della metà in assoluto, quindi, ma di gran lunga le più importanti in valore nel mercato dell'orologeria mondiale. Mercato che, sempre relativamente alle imprese svizzere, dopo le nubi del 2009 è tornato lo scorso anno al sereno con un incremento delle esportazioni, in valore, pari al 22,1 per cento; un dato confermato nei primi due mesi di quest'anno con un più 18,1 per cento in valore e un più 21,2 per cento per numero di pezzi. Farà, invece, meno piacere agli appassionati un altro dato e cioè la crescita dei prezzi che si è verificata in tutte le fasce del mercato. Questo viene giustificato con il rafforzamento del franco svizzero: però, come accade per la benzina, quando il franco scende i prezzi non diminuiscono e il mistero continua. E a proposito di prezzi è interessante considerare che sono gli orologi che costano (al distributore e non al pubblico) oltre i 3.000 franchi a fare la parte del leone, con il 39 per cento del valore complessivo. Invece, per quanto riguarda Paesi e continenti le esportazioni svizzere sono state: più 14,5 per cento negli Usa, più 34,6 per cento in Asia, più 10,4 per cento in Europa e meno 1 per cento in Africa.
Anche per quanto riguarda il mercato italiano, che si colloca al quinto posto nella classifica dei migliori clienti, c'è un certo, cauto, ottimismo da parte degli operatori economici e le cifre lo confermano, visto che nei primi due mesi dell'anno le importazioni dalla Svizzera sono cresciute del 7,6 per cento. Ma, al di là delle cifre, visitare Baselworld significa tastare il polso al mondo del tempo, capire le tendenze e toccare con mano le ultime novità che, sottolineiamo, arriveranno nei negozi nella seconda parte dell'anno. Le tendenze guardano soprattutto al passato, più in particolare agli anni ’40 e ’50 del secolo scorso, con orologi molto lineari, dal design pulito e senza fronzoli, con casse soprattutto rotonde e quadranti estremamente chiari e ben leggibili. La corsa al gigantismo rallenta ma lentamente; parecchie Maison sono tornate a misure quasi normali che ora convivono con modelli ancora «esagerati»: anche di 50 mm di diametro, praticamente delle sveglie da polso che possono essere indossate solo a braccia nude perché sotto una manica di giacca o camicia non ci stanno proprio.
Tra i metalli nobili in testa sempre l'oro rosa, anzi rosso, seguito da quello bianco, ma il dominatore tra i materiali tradizionali - questione di prezzo - è indiscutibilmente l'acciaio, ormai in moltissimi casi annerito mediante vari trattamenti e, per le signore, impreziosito da diamanti. Si allarga l'uso del titanio, anch'esso talvolta annerito, indispensabile per rendere più leggere le casse di grande diametro che altrimenti avrebbero un peso insopportabile. Di pari passo cresce l'uso dei materiali ceramici e anche qui è il colore nero a primeggiare sul bianco.
Se stilisticamente c'è stato un recupero di molti modelli vintage, con serie speciali dedicate a orologi di successo del passato, dal punto di vista tecnico non sono di certo mancate le novità, con orologi di grande sostanza meccanica (e di grande prezzo: anche 600.

000 euro senza neppure un diamante); con modelli in cui la visualizzazione dell'ora avviene con dispositivi innovativi d'incredibile ingegnosità e, per finire, con un cronografo meccanico da polso - funzionante, sebbene ancora allo stadio di concept watch - in grado di misurare e di far leggere agevolmente il millesimo di secondo.

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