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Le accuse d'estremismo islamico al sindaco di Londra

Il sindaco di Londra venne messo sotto accusa dai suoi rivali politici e da alcuni quotidiani durante la campagna elettorale: ecco perché

Le accuse d'estremismo islamico al sindaco di Londra

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, venne accusato durante la campagna elettorale della capitale inglese di avere rapporti con presunti leader dell'estremismo islamico, tra cui l'imam Suliman Gani. Su questo specifico caso, David Cameron fu costretto a chiedere scusa. Insieme all'ex premier inglese, anche l'allora candidato conservatore, Goldsmith, si prodigò in simili accuse. Secondo quanto riportato in questo pezzo, poi, Il 7 febbraio del 2016, il Sunday Time riportò la notizia secondo la quale Khan era stato partecipe di quattro meeting del gruppo “Stop Political Terror”, impegnato in una campagna contro i trattati di estradizione degli estremisti tra Gran Bretagna e Stati Uniti d'America.
Sempre secondo lo stesso quotidiano, "Stop Political Terror", inoltre, avrebbe avuto contatti con l’imam Anwar al-Awlaki, uno degli ideologi di Al Qaeda, ucciso da un drone statunitense in Yemen nel 2011.

Il 12 febbraio dello stesso anno, ancora, “Evening Standard”, un quotidiano londinese, diede la notizia secondo cui, l' ex cognato del sindaco Sadiq Khan, Makbool Javaid, aveva preso parte a degli eventi organizzati da una compagine fondamentalista: al Muhajiroun, un gruppo salafita che- secondo questo articolo dell'Indipendent- è collegato alla maggior parte degli eventi terroristici progettati in Gran Bretagna. Pochi giorni dopo la pubblicazione di queste il MailOnline, raccontò che il nuovo sindaco di Londra aveva tenuto uno speech al “Global Peace and Unity Festival” (nel 2008) nel mentre, nel bel mezzo della manifestazione, erano chiaramente visibili le “bandiere nere della jihad”.

Quando Sadiq Khan venne eletto sindaco era la primavera del 2016. Scoppiò un coro uniforme di giubilo da parte dei progressisti sia per il fatto che ad aver vinto fosse stato un musulmano sia, soprattutto, perché la prima carica londinese è da sempre un aperto e convinto sostenitore del multiculturalismo. Dentro il partito Labourista, del resto, Khan si propone come il leader moderato, oppositivo alla sinistra di Corbyn, che invece viene catalogata come massimalista dalla frangia meno intransigente del progressismo inglese. Londra e l'Inghilterra, però, a causa delle ghettizzazioni, come ampiamente spiegato qui, sono lungi da essere un paradiso terreste. Londra, esemplificativamente, è una metropoli con 8,6 milioni di abitanti in cui il 44% della popolazione appartiene a minoranze etniche. Nella capitale si contano più di 400 moschee e centri islamici. I musulmani londinesi sono 650 mila, il 12,5% della popolazione totale.

Numeri che, almeno statisticamente, segnalano come i reclutatori jihadisti e i fomentatori d'odio abbiano possibilità di provare a pescare in un largo bacino.

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