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Afghanistan, direttiva segreta di Obama: soldati Usa potranno ingaggiare battaglia anche nel 2015

Il Pentagono potrà prendere di mira i combattenti talebani in Afghanistan anche nel 2015. Inizialmente era previsto un impegno sul campo solo contro al Qaeda

Afghanistan, direttiva segreta di Obama: soldati Usa potranno ingaggiare battaglia anche nel 2015

Qualche mese fa Obama aveva annunciato il ritiro completo dei soldati americani dall'Afghanistan entro il 2016. Alla fine di quest'anno era previsto il ritiro del grosso del contingente, con la permanenza di 9.800 militari a Kabul e dintorni. Subito erano piovute le critiche sulla Casa Bianca. Con questa accusa: perché lasciare il Paese se la missione non è ancora compiuta? Debolezza, dicevano i detrattori di Obama. Rispetto degli impegni presi, commentavano quelli a favore del presidente. Oggi si apprende che Obama, zitto zitto, ha firmato un ordine che consente alle forze Usa sul campo di effettuare missioni contro i talebani e altri gruppi militanti. Autorizzato anche l’uso di caccia, bombardieri e droni.

In gran silenzio (come del resto si conviene per certi tipi di decisione) Obama ha approvato delle linee guida per permettere al Pentagono di prendere di mira combattenti talebani in Afghanistan, ampliando piani precedenti che avevano limitato l'esercito alle missioni antiterrorismo contro al-Qaeda. Un funzionario Usa ha spiegato che l'esercito potrà attaccare i talebani solo nel caso in cui porranno una minaccia diretta alle forze americane o forniranno sostegno diretto ad al-Qaeda, mentre quest'ultima potrà essere presa di mira più indiscriminatamente.

La decisione del presidente arriva in risposta alle richieste dei comandanti militari che volevano che ai soldati fosse permesso di continuare a combattere contro chi minaccia la sicurezza e non solo contro al Qaeda. Il New York Times è stato il primo quotidiano a riportare le nuove linee guida della Casa Bianca. I funzionari hanno confermato i dettagli ad Associated Press a condizione di anonimato perché non autorizzati a parlare delle decisioni di Obama fornendo il proprio nominativo.

Gli americani saranno inoltre impegnati nella formazione delle forze afgane nella zona meridionale e orientale dell'Afghanistan. Nel Paese operano anche l’Italia (a Est), la Germania (a Nord) e la Turchia a Kabul. Entro la fine del 2015 la metà dei 9.800 soldati Usa se tutto andrà bene avrà lasciato l’Afghanistan. Il resto delle forze che resterà sul campo verrà concentrato a Kabul e Bagram, lasciando poi il Paese alla fine del 2016. Se le date saranno rispettate Obama avrà rispettato l'impegno di chiudere la guerra (almno questa) prima della fine del suo mandato.

Sul campo, intanto, si continua a combattere. Un gruppo 800 talebani ha attaccato oggi tre basi militari nella provincia nord-orientale afghana di Nuristan, ingaggiando scontri a fuoco con le forze di sicurezza che hanno causato due soldati e 19 militanti morti (lo riferisce Tolo Tv. L’emittente ha precisato che negli scontri, cominciati verso le 9.30 locali vicino a basi militari del distretto di Kamdish, tre altri soldati e 27 talebani sono rimasti feriti. Noman Atifi, portavoce del 201° Corpo militare "Selab" ha indicato che "quasi 800 insorti talebani hanno attaccato tre basi nel

538em;">distretto di Kamdish scontrandosi con le forze di sicurezza nelle ultime due ore".

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