Referendum in Turchia

Alta tensione tra Germania e Turchia, annullato vertice tra ministri

Non si placa la crisi innescata tra Berlino e Ankara dall’arresto del giornalista della Die Welt, Deniz Yucel, corrispondente da Istanbul. Cancellato un incontro tra i ministri della Giustizia dei due Paesi

Alta tensione tra Germania e Turchia, annullato vertice tra ministri

Tensione alle stelle tra Germania e Turchia, dopo che Berlino ha negato l’autorizzazione ad un evento elettorale rivolto alla comunità turca in Germania (circa 1,4 milioni), a cui avrebe dovuto partecipare il ministro della Giustizia del governo di Erdogan, Bekir Bozdag. L'incontro era in programma ieri sera nella la città di Gaggenau, nel sud-ovest della Germania, nell’ambito della campagna per il referendum costituzionale che si terrà in Turchia il 16 aprile.

La Turchia non ha gradito e il ministro della Giustizia di Ankara, Bekir Bozdag, ha annunciato di avere cancellato un incontro con il suo omologo tedesco che era in programma in Germania. Alla tv turca Bozdag ha detto che le autorità hanno motivato la scelta con il fatto che il luogo scelto per l'incontro era troppo piccolo, considerata la folla di cui era attesa la partecipazione.

I progetti del ministro di cercare sostegno per il referendum costituzionale di aprile avevano attirato diverse critiche in Germania. Anche la città di Colonia aveva bloccato un evento al quale il ministro dell'Economia turco Nihat Zeybecki avrebbe dovuto parlare domenica, adducendo motivazioni di sicurezza. La cancellazione degli eventi segue l'arresto in Turchia del corrispondente del giornale tedesco Die Welt, Deniz Yucel, che secondo quanto ha riferito il ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel parlando a Kiev ha causato gravi danni nelle relazioni fra i due alleati Nato, cioè Germania e Turchia.

La Germania, dunque, ha deciso di alzare il tiro nella polemica con la Turchia dopo l'arresto del reporter. Il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel, ha definito una "violazione del diritto" la decisione di procedere con la carcerazione preventiva nei confronti di Yucel, che possiede sia la cittadinanza tedesca che quella turca. Il capo della diplomazia del governo Merkel ha detto che il trattamento di Yucel "viola il diritto vigente e rappresenta una limitazione della libertà d’espressione e di stampa. Si tratta di una decisione incompatibile con la nostra concezione costituzionale, ma che non è possibile considerare in linea neanche con la concezione turca del diritto costituzionale".

Secca la replica, stizzita, della Turchia. La Germania "deve imparare come comportarsi" se vuole mantenere i rapporti con la Turchia, ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.
Berlino, ha detto Cavusoglu citato dal quotidiano filogovernativo Sabah, deve considerare la Turchia come un "alleato di pari livello", altrimenti Ankara "risponderà senza esitazioni".

Il capo della diplomazia turca è quindi tornato a denunciare "il doppio standard" nei confronti della Turchia.

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