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Altra tragedia nel Mediterraneo: almeno cento migranti dispersi

Non si arresta l'invasione di migranti. Gli sbarchi in Italia aumentati di un quinto. E continua la scia di morte: altri cento dispersi nel Mediterraneo

Altra tragedia nel Mediterraneo: almeno cento migranti dispersi

Nel mese di marzo l'Italia è rimasta sotto pressione degli sbarchi. Secondo quanto riferisce Frontex, l'agenzia per la gestione delle frontiere esterne dell'Unione Europea, il numero di migranti arrivati sulle sue coste attraverso la rotta del Mediterraneo centrale è aumentato di un quinto. E, mentre l'Unione europea non muove un dito per fermare quest'invasione, il mare continua a mietere vittime. Il generale Ayoub Kacem, portavoce della Marina libica, ha fatto sapere di un naufragio al largo di Tripoli in cui potrebbero aver perso la vita un centinaio di clandestini.

Con 24.250 migranti, il numero degli arrivi in Italia nei primi tre mesi del 2017 è aumentato del 30%. Le tre nazionalità prevalenti dei migranti arrivati in Italia dall'inizio dell'anno sono state Bangladesh, Nigeria e Guinea. Dall'inizio dei marzo, secondo Frontex, il numero di migranti dal Corno d'Africa, in particolare eritrei e somali, ha iniziato a aumentare, probabilmente per il miglioramento delle condizioni meteorologiche sulla rotta terrestre che dai loro paesi porta alla Libia. Il numero di arrivi in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale in marzo è stato di 10.800 sui quasi 13.000 ingressi illegali registrati da Frontex alle frontiere esterne dell'Unione europea. A livello europeo, secondo l'agenzia, c'è stato un aumento del 10% su base mensile, ma un calo del 70% degli ingressi illegali su base annua. Il numero di migranti illegali arrivati in Grecia in marzo è di 1.690, appena il 6% rispetto allo stesso mese del 2016, quando l'accordo tra l'Unione europea e la Turchia è entrato in vigore rallentando i flussi nella rotta del Mediterraneo orientale. Nei Balcani occidentali in marzo sono stati registrati meno di 380 ingressi illegali.

Gli apparati di contrasto all'immigrazione clandestina del governo di accordo nazionale libico hanno annunciato nelle scorse settimane l'apertura di nuovi centri di accoglienza per i migranti a Tajura, a nord-ovest della capitale, nel tentativo di alleggerire la pressione sui centri che si trovano in Tripolitania che sono quasi al collasso. Intanto continuano le tragedie. Almeno 664 migranti sono morti nel Mar Mediterraneo a fronte di 31.993 arrivi registrati fino al 9 aprile scorso. Oggi, al largo delle coste di Tripoli, è affondato un gommone che trasportava 120 migranti. Tra i migranti c'erano quindici donne e cinque bambini.

La guardia costiera libica è riuscita a salvarne 23 arrivando sul luogo della tragedia che dista 6 miglia dalla costa, di fronte alla zona di Qarqaresh, ad ovest della capitale.

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