Attacco in Siria

Attacco in Siria, i dettagli del raid

Nel raid di questa notte in Siria lanciati oltre cento missili da crociera. Mosca potrebbe estendere la griglia di difesa aerea

Attacco in Siria, i dettagli del raid

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in cooperazione con le sue controparti francesi e britanniche, ha autorizzato nella notte un raid missilistico contro obiettivi associati al programma chimico del regime di Bashar Al Assad, in Siria. Nel suo discorso alla nazione Trump ha affermato che “Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna sosterranno la risposta militare fino a quando il regime siriano non interromperà l'impiego di agenti chimici proibiti”.

“Abbiamo colpito le strutture connesse al programma chimico del governo siriano. La campagna contro il dittatore Bashar Al Assad continuerà fino a quando non sarà più necessaria. Oggi abbiamo inviato un forte messaggio di dissuasione. Chiediamo alla Russia di esercitare pressioni su Assad affinché abbandoni ogni futuro e possibile utilizzo delle armi chimiche”

Il raid in Siria: il tipo di attacco

Raid punitivo limitato contro l’industria chimica della Siria

Il raid punitivo limitato agli obiettivi del governo siriano ha avuto lo scopo di dimostrare la credibilità degli Stati Uniti e, potenzialmente, dovrebbe scoraggiare un ulteriore utilizzo delle armi chimiche. Il raid missilistico è stato indirizzato contro le strutture di comando e controllo ed obiettivi di valore simbolico. L’attacco punitivo può essere di diversa entità, ma è sostanzialmente concepito per inviare un messaggio politico: non è progettato in alcun modo per decapitare un governo. Ad oggi nessuno dell’amministrazione Trump ha espresso interesse nel rimuovere il regime di Assad con un attacco di decapitazione alla stregua di quanto avvenuto con Saddam Hussein in Iraq. Sarebbe opportuno rilevare che qualsiasi tentativo di cambiare gli equilibri politici in Siria, imporrebbe agli Stati Uniti un maggiore impegno militare. L’esito sarebbe comunque incerto ed in Iraq non c’erano i russi. In ogni caso il Presidente siriano Bashar al Assad non sarebbe mai stato preso di mira dai raid di questa notte poiché ciò avrebbe innescato una guerra totale tra Stati Uniti e Siria.

Ministero della Difesa russo: “Nessuna nostra base è stata attaccata”

“I missili da crociera lanciati dagli Stati Uniti e dai suoi alleati non sono mai entrati nella zona di responsabilità delle difese aeree russe schierate a protezione delle basi di Tartus e Hmeymim”

Cosa è stato colpito?

Il Pentagono conferma che nel raid è stato colpito un centro di ricerca scientifica a Damasco ed il deposito di armi chimiche di Him Shinshar situato a ovest di Homs che si ritiene fosse connesso alla produzione di Sarin. Missili da crociera hanno colpito anche una struttura di stoccaggio di armi chimiche ed un posto di comando vicino a Homs. Nel dettaglio. Settantasei missili hanno colpito il centro di ricerca e sviluppo Bazrah, a Damasco. L'impianto di stoccaggio vicino a Homs è stato bombardato con 22 missili. Contro il deposito di armi ed il posto di comando sono stati lanciati sette missili.

Cosa è il Sarin?

Il Sarin o GB è classificato come arma di distruzione di massa. E’ un agente nervino incolore e inodore, sviluppato come pesticida sintetizzato in Germanio nel 1938. L’esposizione alla tossina artificiale può avvenire tramite inalazione, attraverso contatto cutaneo o a seguito dell’ingestione di acqua e cibo contaminato. La portata dell'intossicazione provocata dal Sarin dipende dalla quantità di agente nervino rilasciato e dal tempo di esposizione. In un presenza di esposizione nella forma volatile del Sarin, i sintomi compariranno entro pochi secondi. Da pochi minuti a qualche ora se il contatto avviene con la forma liquida contaminata. La maschera antigas garantisce protezione, ma non in presenza di sufficienti dosi di Sarin. Tutti gli agenti nervini agiscono come switch off per il sistema nervoso. Il Sarin è il più volatile degli agenti nervini: ciò significa che può facilmente e rapidamente evaporare da liquido in vapore e diffondersi nell'ambiente. Le persone possono essere esposte al vapore, anche se non entrano in contatto con la forma liquida di sarin. Poichè evapora così in fretta, il Sarin costituisce una minaccia immediata.

Damasco: "Abbattuti droni e missili"

La tv di stato siriana ha affermato che i missili lanciati su Homs sono stati intercettati dai sistemi di difesa dell'era sovietica e non hanno causato danni. Il governo siriano conferma inoltre di aver abbattuto diversi droni utilizzando il sistema Kub, denominazione NATO SA-6 Gainful. Il sistema più moderno è il Pantsir-S1.

Le specifiche del Pantsir-S1

Il Pantsir-S1 o Carapace, nome in codice NATO SA-22 Greyhound, è un sistema binato a corto-medio raggio dotato di due cannoni antiaerei da 30 millimetri 2A38 a doppia canna e fino a dodici missili 57E6/E. Il sistema è progettato per acquisire una varietà di bersagli ad altitudini comprese tra i cinque metri ed i dieci chilometri ad una distanza minima di 200 metri fino ad un massimo di 20 chilometri. Presentato per la prima volta nel 1995 è entrato in servizio con l’Air Force russa il 18 marzo del 2010. E’ costantemente modificato da allora. Il Pantsir-S1 può contemporaneamente impegnare due obiettivi separati di diversa tipologia anche in movimento. I due canali indipendenti di orientamento operano ad un angolo di 90 x 90 sia in azimuth che in elevazione. Ogni piattaforma è dotata di radar di controllo del fuoco e di sensore elettro-ottico. I cannoni 2A38 possono ingaggiare bersagli aerei e di superficie fino a 4 km di distanza e fino a 3 km di altitudine. A seconda delle condizioni del contesto e delle varianti di impiego operativo, il sistema Pantsyr-S1 può operare in modo autonomo o combinato. Il sistema Pantsir-S1 è stato venduto ad Emirati Arabi Uniti, Giordania, Siria, Oman, Vietnam ed Algeria. Probabilmente anche in Iran. I russi stanno attualmente modernizzando l’intera flotta Pantsir-S interna con l’adozione di nuovi missili che aumenteranno la gittata del 50% rispetto alla versione standard e da esportazione.

Quanti missili sono stati lanciati?

La forza d’attacco congiunta 105 sistemi d’arma. Il processo di targeting includeva specifici sforzi per mitigare i danni collaterali causati dal rilascio di agenti chimici. Gli Stati Uniti hanno lanciato 69 missili da crociera e 19 JASSM. Per il Joint Air-to-Surface Standoff Missiles si è trattato del battesimo del fuoco. Gli inglesi hanno lanciato otto missili Storm Shadow dalle piattaforme Tornado e Typhoon. I francesi, infine, hanno lanciato tre missili SCALP da una fregata nel Mediterraneo e altri nove dai Rafale.

Quali piattaforme hanno preso parte al raid?

Coinvolti dal Mar Rosso il cacciatorpediniere classe Arleigh Burke USS Laboon (DDG-58) e l'incrociatore missilistico classe Ticonderoga USS Monterey (CG 61). Dal Mediterraneo, il sottomarino d'attacco a propulsione nuclear classe Virginia USS John Warner (SSN-785) ha lanciato sei missili Tomahawk. L' USS Laboon ha lanciato sette missili da crociera, l' USS Monterey 30. Dal Golfo Persico il cacciatorpediniere classe Arleigh Burke USS Higgins (DDG-76) ha lanciato 23 Tomahawk. Il governo francese conferma che la fregata missilistica classe Fremm/Aquitaine ha lanciato tre missili da crociera. Dalla base di Al Udeid, in Qatar, è decollata una formazione di bombardieri convenzionali B-1B Lancer del 34° Expeditionary Bomb Squadron assegnati al 379° Air Expeditiionary Wing scortati da F-22 Raptor. Della formazione faceva anche parte un EA-6B Prowler, aereo da guerra elettronica. Quattro i Rafale decollati dalla Francia e riforniti in volo nel Mediterraneo grazie al supporto tattico predisposto dagli Stati Uniti. I quattro Tornado GR4 e quattro Typhoon della RAF, infine, sono decollati da Cipro. Durante l’intera durata del raid gli Stati Uniti hanno mantenuto tra Cipro e la costa siriana quattro F-15 e quattro F-16 in possibile ruolo SEAD, cioè soppressione delle difese.

Rockwell International B-1B Lancer

Il B-1B è in grado di volare per dieci ore senza rifornimento e porta con se 84 bombe da 500 libbre (240 kg). Progettato per bombardare l’Unione Sovietica si è trasformato in una piattaforma di supporto alle truppe sul terreno. Il bombardiere strategico (B-1A) a geometria variabile, si è evoluto in una piattaforma per la penetrazione a bassa quota con missili da crociera (B-1B). Dopo la fine della guerra fredda, la flotta B-1B è stata privata del suo scopo principale per cui era stata progettata e per molti anni è stata sull’orlo del ritiro dal servizio. Così come spesso accade per piattaforme private della causa progettuale, i nuovi contesti hanno ridato linfa al programma B-1, oggi formato da sessanta bombardieri sui 102 costruiti. L’intera linea supersonica Rockwell International B-1B Lancer è stata denuclearizzata.

La Task Force B-1: “Il messaggio di buone intenzioni”

La Task Force B-1, supportata da droni, caccia e missili da crociera lanciati da unità di superficie e dai sottomarini, rappresenta solitamente l’opzione preferita dal Pentagono. Rappresenta un messaggio politico di “buone intenzioni” a causa del suo equipaggiamento non nucleare. Il Lancer non può sopravvivere all'interno di uno spazio aereo pesantemente difeso. Nella migliore delle ipotesi, il B-1B può operare in un ambiente medio. Il B-2 è attualmente l'unico bombardiere strategico in servizio che può penetrare in profondità una bolla anti-access/area denial su architettura S -300V4, S-400.

Quali missili sono stati lanciati?

AGM-158 JASSM-ER

I bombardieri Lancer B-1B sono stati armati con il nuovo missile di precisione AGM-158 JASSM-ER. Il JASSM è un missile da crociera di precisione a bassa osservabilità lungo 4,35 metri e pesante circa mille kg. E’ armato con una testata WDU-42 / B (J-1000) da 454 kg progettata per la penetrazione contro bersagli induriti. L’AGM-158 vola automaticamente seguendo il profilo del terreno attraverso una rotta predeterminata. La navigazione inerziale/GPS associata ad un sistema di riconoscimento del bersaglio con cercatore infrarosso, garantisce una probabilità di errore circolare inferiore ai 2,4 metri. L’AGM-158 JASSM-ER può colpire bersagli ad una distanza massima di 850 km.

Scalp-EG/Storm Shadow

Il missile Scalp-EG/Storm Shadow è stato progettato con tecnologie che ne limitano la sezione radar equivalente, in inglese Radar Cross Section (RCS) e quella infrarossa. Il missile Scalp-EG/Storm Shadow è un sistema d'arma di precisione a lungo raggio progettata per neutralizzare obiettivi di alto valore. Alimentato da un motore turbo-jet con un raggio d'azione di oltre 250 km, pesa circa 1.300kg ed è lungo poco più di 5 metri. Storm Shadow / SCALP è stato messo in servizio con la Royal Air Force e l'Air Force francese nel 2003 ed è stato utilizzato nel Golfo, in Iraq ed in Libia. Il missile può essere imbarcato sulle piatatforme Tornado, Rafale, Mirage 2000 ed Eurofighter Typhoon.

Tomahawk

Il missile da crociera Tomahawk, attualmente nella versione Block IV, è la colonna portante dei sistemi d’arma di proiezione degli Stati Uniti fin dalla guerra del Golfo nel 1991. La testata da mille chili e la sua capacità di colpire bersagli a mille miglia di distanza, rende il Tomahawk il sistema d’arma di precisione tatticamente preferito dal Pentagono.

Siria, l’attuale situazione operativa

Il drone USAF RQ-4B (codice identificativo 11-2047/ FORTE11), è attualmente in volo a ridosso della costa siriana. Decollato da Sigonella, la piattaforma è impiegata in operazioni Imagery Intelligence e Battlefield Airborne Communications Node. Il Ministero della Difesa russo ha annunciato pochi minuti fa che potrebbe riconsiderare un ulteriore rischieramento dei sistemi S-300/ S-400 a protezione delle infrastrutture del governo di Damasco. Secondo Il Pentagono il raid punitivo si è concluso questa notte: potrebbe essere certamente così. In ogni caso il contesto tattico si è evoluto. Questa notte la percentuale di illuminazione del disco lunare sarà del 3%. Domani scenderà allo 0.56%. Sarebbe un contesto ideale per un particolare sistema d’arma: il B-2 Spirit.

Il bombardiere strategico a bassa osservabilità è l'unica piattaforma insieme agli F-22 Raptor in grado di volare con una certa impunità in una griglia difensiva di ultima generazione come quella russa.

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