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Attentato a Gerusalemme, uccisi gli assalitori. Chiusa la spianata delle moschee

Tre persone sono state uccise a Gerusalemme dopo che avevano sparato contro gli agenti di polizia israeliani. Chiusa per tutto il giorno la Spianata delle moschee

Attentato a Gerusalemme, uccisi gli assalitori. Chiusa la spianata delle moschee

Per oggi la Spianata delle moschee di Gerusalemme rimarrà chiusa. Lo ha deciso la polizia israeliana dopo l'attentato nel cuore della città vecchia. I tre assalitori sono rimasti uccisidopo che gli agenti hanno risposto al fuoco. L’attacco è avvenuto a uno degli ingressi al Monte del Tempio (o Spianata delle moschee), sito religioso caro alle fedi ebraica e musulmana. Per la prima volta da diversi anni la preghiera del venerdì è stata annullata.

La dinamica dell'attacco

I tre terroristi sono arrivati al Monte del tempio armati con due fucili Carl Gustav e una pistola. Mentre si avvicinavano alla porta dei leoni, hanno aperto il fuoco alla vista degli agenti di polizia israeliani. Sono quindi fuggiti verso le moschee nel complesso del Monte del tempio, inseguiti dalla polizia, che li ha successivamente neutralizzati.

Sono morti due dei tre poliziotti israeliani rimasti feriti. Lo ha confermato su Twitter il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, citando i loro nomi: Hail Stawi, 30 anni, e Kaamil Snaan, 22 anni. Secondo i media israeliani, appartenevano alla minoranza drusa.

I tre aggressori sono poi fuggiti sulla Spianata delle Moschee, dove sono stati poi uccisi da altri poliziotti. "I terroristi responsabili dell'attacco nella Città vecchia di Gerusalemme venivano
da Ul al Ahum. Avevano delle armi e sono stati uccisi dalla polizia", ha aggiunto Rosenfeld. A quanto riferiscono i media, i tre erano arabi con passaporto israeliano. Dall’ottobre 2015, quando è iniziata la cosiddetta "Intifada dei coltelli", sono oltre 40 gli israeliani rimasti uccisi in attacchi di questo tipo.

Il muftì di Gerusalemme, Mohammad Hussein, che aveva chiesto ad Israele di consentire la preghiera dei musulmani nella Spianata della Moschea, è stato interrogato dalla polizia. Il gran mufti era riunito, al momento del suo fermo, con altri palestinesi vicino la Porta dei Leoni, una delle porte di ingresso alla Città Vecchia di Gerusalemme, per denunciare la chiusura della Spianata nel giorno, il venerdì, dedicato dai musulmani alla preghiera. La polizia israeliana non ha confermato il fermo.

Anche diverse fazioni palestinesi hanno chiesto a Israele di cancellare la misura, che non veniva presa da vari anni, e hanno esortato i palestinesi ad avvicinarsi alla zona per manifestare la propria protesta.

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