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Australia, richieste diaconesse, preti sposati e una Chiesa pro Lgbt

In Australia un'arcidiocesi ha prodotto un documento di lavoro dove si richiedono "donne diaconesse e cappellane", "preti sposati" e una "chiesa più inclusiva con le persone Lgbt"

Australia, richieste diaconesse, preti sposati e una Chiesa pro Lgbt

Un'arcidiocesi australiana ha prodotto un documento di lavoro sul "futuro della Chiesa in Australia" e richiede "donne diaconesse e cappellane", "preti sposati" e una "chiesa più inclusiva con le persone Lgbt". Il documento è stato pubblicato dall'arcidiocesi di Canberra e Goulburn, una sede che comprende il territorio della capitale australiana e una parte meridionale dello stato del New Galles del Sud.

Il documento proposto per la diocesi guidata dall'arcivescovo Christopher Prowse fa parte dei lavori di preparazione per l’organizzazione di un Consiglio plenario nazionale che si terrà, dopo 81 anni dall’ultima edizione, ad Adelaide, nell'ottobre 2020.

Quattro sessioni di "ascolto e dialogo" sono state tenute dal Decanato centrale dell'Arcidiocesi di Canberra e Goulburn nel mese di giugno, incontri che hanno visto la partecipazione di circa 300 persone alle quali è stato chiesto cosa "Dio ci sta chiedendo per esplorare modi per rinvigorire nella Chiesa australiana la condivisione del messaggio del Vangelo".

Tra le sedici diverse categorie di risposte c'erano i seguenti suggerimenti letterali: l'ordinazione di preti sposati, la possibilità per le donne di diventare diaconesse e cappellane, l’apertura maggiore, nell’ottica di una chiesa più inclusiva, verso le persone Lgbt, i divorziati e i fedeli di altre religioni, la necessità di combattere il cambiamento climatico come una questione fondamentale di giustizia sociale, l’invito ai dirigenti di altre chiese cristiane per offrire la loro consulenza al Consiglio plenario, specialmente in materia di governo della Chiesa Cattolica.

Prendendo spunto dalla sezione "domande frequenti sul web", si invitano i fedeli a "rispondere all'invito di Papa Francesco a diventare una Chiesa sinodale".

Mentre l'ordine del giorno del Consiglio plenario sarà formulato, tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020, "dopo un processo aperto e inclusivo di ascolto, dialogo, preghiera e discernimento" è possibile facilmente rilevare che il documento non fa menzione di Gesù Cristo, della centralità dell'Eucaristia nella vita dei fedeli, mentre sottolinea solo l’attrazione verso le cose di questo mondo piuttosto che quelle del Regno dei cieli.

Mentre il documento sottolinea che molte persone si allontanano dalla fede quando si sentono intimidite dal ritorno alle passate tradizioni, in realtà, in molti sospettano che la Chiesa australiana si stia distaccando sempre più dal magistero del Chiesa cattolica.

Per questo motivo sono stati creati dei moduli di contatto online per scrivere all’Australian Catholic Conference Bishops di Canberra e, direttamente, all’Arcivescovo Christopher Prowse, per invitarli a rispettare pienamente il magistero della Chiesa.

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