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"Battisti sarà in Italia a giorni". Così il Brasile vuole espellerlo

Secondo quanto scrive stamane il quotidiano brasiliano "O Globo", potrebbe essere questione di pochi giorni la consegna all'Italia di Cesare Battisti

"Battisti sarà in Italia a giorni". Così il Brasile vuole espellerlo

Potrebbe essere questione di pochi giorni la consegna all'Italia di Cesare Battisti, il terrorista dei Proletari armati per il comunismo arrestato due giorni fa in Brasile mentre cercava di spostarsi in Bolivia. Secondo quanto scrive stamane il quotidiano brasiliano "O Globo" "il piano del governo è farlo imbarcarle dalla polizia federale direttamente da Corumbà", la località vicina al confine boliviano dove è stato bloccato con due altri uomini e una valigia piena di soldi.

La scelta delle autorità di Brasilia sarebbe dunque quella di liquidare la faccenda il prima possibile, senza dare modo a Battisti di intraprendere la lunga serie di ricorsi e controricorsi che in altre occasioni sono riusciti a evitare la sua estradizione in Italia. Dalla sua parte, Battisti ha una serie di strumenti giuridici che gli permetterebbero di battagliare a lungo: dalla paternità di un figlio minore, un bambino di due anni e mezzo con nazionalità brasiliana, alla norma della Costituzione brasiliana che all'articolo 5 proibisce l'ergastolo, e che impedirebbe dunque la sua consegna all'Italia dove pendono su di lui ben quattro condanne al carcere a vita.

Ma in Brasile l'ultima parola spetta sempre al potere politico, che quando vuole riesce spesso a forzare i tempi dell'apparato giudiziario. E il clima politico in Brasile è mutato dai tempi in cui Lula aveva garantito asilo al latitante italiano. Poche ore fa il sindaco di San Paolo, Jao Doria, ha chiesto espressamente che Battisti venga consegnato senza tante storie all'Italia. Sempre secondo "O Globo", il tema principale su cui il governo si sta interrogando è il divieto di carcere a vita.In questo momento le autorità brasiliane non hanno a disposizione un impegno del governo italiano a ridurre la pena inflitta a Battisti a trent'anni di carcere, che è il massimo ammesso dalla Costituzione brasiliana, ma il governo italiano starebbe predisponendo una garanzia in questa direzione. Battisti verrebbe quindi consegnato all'Italia per scontare non quattro ergastoli ma trent'annI.

Avendo 62 anni,cambierebbe poco.

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