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Il Belgio demolisce Schengen: controlli al confine con la Francia

ll governo di Bruxelles teme le conseguenze dell'evacuazione del campo profughi francese di Calais: è un altro chiodo sulla bara della libera circolazione nella Ue

Il Belgio demolisce Schengen: controlli al confine con la Francia

Un altro siluro contro il Trattato di Schengen, questa volta nel cuore della costruzione europea. Il ministro degli Interni belga Jan Jambon ha annunciato oggi la reintroduzione dei controlli di confine alla frontiera con la Francia.

Il timore è, ancora una volta, quello di una massiccia ondata di arrivi di migranti, che in Belgio sperano di trovare protezione internazionale e un welfare generoso. Come racconta Le Soir, sin da oggi sul versante belga del valico di La Panne sono stati reintrodotti i controlli dopo che le autorità francesi hanno annunciato lo sgombero del vicino campo profughi di Calais.

Nel timore che molti degli sgomberati possano tentare lo sconfinamento, le autorità di Bruxelles hanno preso le misure necessarie per "prepararsi" a questa eventualità: "Diversi segnali indicano che i francesi preparano l'evacuazione del campo di Calais.

Molti potrebbero chiedere l'asilo in Francia, ma ci aspettiamo anche che una buona parte dei migranti provi a passare in Belgio per raggiungere la Gran Bretagna dalle nostre coste: dobbiamo essere pronti", ha spiegato il governatore delle Fiandre occidentali Carl Decaluwé.

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