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Belgio, presi due terroristi: poi rilasciati

Conclusa l’operazione antiterrorismo nel quartiere di Forest, iniziata martedi pomeriggio. Il terrorista ucciso era un algerino di 36 anni

Belgio, presi due terroristi: poi rilasciati

Due terroristi in fuga, coinvolti martedi nella sparatoria avvenuta a Forest (Bruxelles) durante una perquisizione, sono stati fermati. Altri due, invece, sono ancora ricercati. Uno dei due fermati sarebbe stato bloccato ieri sera, il secondo questa mattina. I due sarebbero fratelli, di 27 e 30 anni. La persona uccisa dalle forze di polizia è un algerino che si trovava in Belgio illegalmente. Il suo nome è Belcaid Mohammed (nato nel 1980). Accanto all’uomo, oltre a una bandiera dell’Isis, è stato rinvenuto anche un libro sul salafismo. Ma dopo alcuni accertamenti sono stati rilasciati.

Il premier belga Charles Michel fa sapere che le operazioni di polizia proseguiranno nei prossimi giorni. Convocato per oggi, dallo stesso capo del governo, il Consiglio nazionale di sicurezza.

Due dei quattro poliziotti feriti ieri durante l'operazione anti terrorismo sono stati dimessi dall'ospedale. Gli altri due agenti rimangono ricoverati in stato di choc. Tra i feriti figura anche una poliziotta francese, che fa parte del team investigativo congiunto con la polizia belga.

Le perquisizioni sono continuate per tutta la notte a Bruxelles. L’ultima operazione stamani, intorno alle sei, in un appartamento non lontano da quello dove ieri i poliziotti erano stati accolti da scariche di Kalashnikov. Nella casa di rue Dries, quella dove si nascondevano le persone che hanno aperto il fuoco sui poliziotti per poi fuggire sui tetti, sono stati posti i sigilli giudiziari. L’operazione, ha spiegato la polizia francese, non riguarda Salah Abdeslam, il 26enne francese considerato l’ottavo uomo del commando autore delle stragi di Parigi e che è ancora alla macchia, ma alcune persone sospettate di far parte dell’entourage delle 11 persone (fra le quali anche Abdeslam, oltre ad altri 2 latitanti mentre 8 si trovano in carcere) sotto accusa in Belgio nell’ambito dell’indagine sugli attentati che fecero 130 vittime.

Due persone sarebbero ancora in fuga e secondo la stampa locale potrebbe trattarsi dei fratelli Khalid e Ibrahim El Bakraoui, entrambi ricercati per terrorismo e crimini comuni (rapine).

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