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Belgio, reclutatore Isis ​liberato in gran "segreto"

Si chaima Tahar Z., 40 anni, è accusato di aver di essere "un dirigente" dell' Isis

Belgio, reclutatore Isis ​liberato in gran "segreto"

L'equivalente belga del Gup del tribunale di Mons ha liberato Tahar Z., 40 anni, predicatore islamico accusato di essere un reclutatore e "un dirigente" dell' Isis. La scarcerazione è avvenuta in gran segreto ma come, scrive Derniere Heure, non è stato prosciolto ma la "spettacolare liberazione" è definita un "successo per la democrazia" secondo il difensore dell'uomo.

A incastrare l'uomo sono state le testimonianze di alcuni ragazzi sfuggiti alle pressioni del 40enne e una serie di intercettazioni telefoniche che avevano permesso di stabilire come il predicatore fosse in contatto con altri due sospetti reclutatori individuati a conclusione di un'operazione condotta alla fine ottobre. "È nota la sua rigidità intellettuale in tema di religione" scrive il quotidiano belga su Tahar. Inoltre frequentava molte moschee sparse sul territorio del Belgio. L'uomo è anche al quarto e ultimo anno di formazione per diventare professore di religione islamica al "Centro islamico culturale del Belgio (Cicb)" che ha sede nella Grande moschea di Bruxelles, finanziata e costruita dall'Arabia Saudita.

È un "pesce grosso", "un dirigente dell'Isis", così lo descrivono i testimoni. Uno dei tre ragazzi inviati da lui in Siria, è tornato in Belgio dopo alcune settimane ed ha raccontato alla polizia di essere stato rimproverato da Tahar che lo aveva casualmente incontrato in un supermercato. E ha raccontato di aver ricevuto denaro e di essere stato accompagnato all'aereoporto da uno dei complici di Tahar.

Il predicatore è affetto da la spondilartrite anchilosante, una grave malattia reumatica, ma non è stato liberato per questo. "La discussione è entrata nel merito delle accuse", ha affermato il difensore, Sèbastien Courtoy, dopo aver ottenuto , come riportano i media, "l'ennesima liberazione spettacolare" stavolta assieme ad un'altra penalista considerata l'astro nascente nei casi di terrorismo, Virginie Taelman.

Quella del tribunale di Mons, ha aggiunto Cortoy, "è una decisione che farà la gioia di chi ama la democrazia".

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