Mondo

Bombe su Gaza, razzi su Tel Aviv: guerra tra Hamas e Israele

Continua il lancio di razzi di Hamas dopo il bombardamento delle forze israeliane. Suonano le sirene a Tel Aviv

Bombe su Gaza, razzi su Tel Aviv: guerra tra Hamas e Israele

La guerra tra Israele e Gaza non accenna a placarsi. Una pioggia di razzi ha colpito la città di Tel Aviv facendo piombare la popolazione israeliana nel terrore, mentre Israele ha risposto con un nuovo raid sulla Striscia di Gaza.

Le brigate Ezzedin al-Kassam hanno rivendicato l'attacco dicendo di aver sferrato la loro rappresaglia contro Israele: "Come promesso, abbiamo sferrato un attacco contro Tel Aviv. Abbiamo lanciato 130 razzi in reazione alla distruzione di un grande edificio a Gaza". Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, parla di un "nuovo equilibrio di potere". "Abbiamo ottenuto la vittoria nella battaglia per Gerusalemme, la difesa di Gerusalemme".

Il fitto lancio di razzi è stato lanciato anche dai miliziani della Jihad islamica, che lo hanno rivendicato attraverso un comunicato delle Brigate Al-Quds: "Se il nemico continuerà a prendere di mira gli edifici residenziali e i civili, Tel Aviv rimarrà sotto il fuoco della resistenza".

Il sistema Iron Dome, la "cupola di ferro" che intercetta i razzi provenienti dai territori palestinesi, si è attivato con il suono delle sirene. Molti razzi hanno colpito il territorio dello Stato ebraico ma non sono stati intercettati perché diretti verso aree non popolate. Altri sono arrivati a destinazione esplodendo tra le strade delle città e tra gli edifici.

Per l'attivazione dell'Iron Dome, è stato sospeso il traffico aereo nell'aeroporto internazionale Ben Gurion. Le sirene suonano anche a Ramla e Lod.

Morti in Israele e a Gaza

Il sangue torna a scorrere. I missili partiti dalla Striscia hanno colpito un autobus a Holon ferendo quattro persone in modo grave, altre otto sono rimaste invece ferite per un missile che ha colpito un edificio. A Rishon Lezion, una donna israeliana è deceduta a seguito dell'esplosione di un razzo. Due donne erano morte poco tempo prima ad Ashkelon.

La conta delle vittime non risparmia i palestinesi. L'operazione "Guardiano delle mura" condotta da Israele ha comportato bombardamenti su Gaza City e una serie di omicidi mirati per uccidere membri di alto livello di Hamas e della Jihad Islamica, le due maggiori organizzazioni che realizzano gli attacchi sul territorio israeliano. Tra le vittime del conflitto, 28 per adesso accertate, si contano anche nove bambini. Tutto questo mentre continua a rimanere altissima la tensione a Gerusalemme per le violenze dei giorni scorsi.

Nel frattempo, dopo la pioggia di missili contro Tel Aviv, è arrivata la notizia di un nuovo raid delle forze israeliane che ha distrutto un edificio di Gaza. Un razzo palestine ha invece colpito l'oleodotto Eilat-Ashkelon.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che Hamas e Jihad Islamica "pagheranno un caro prezzo" per gli attacchi di questa notte. "Hanno le mani sporche di sangue", ha affermato il primo ministro. Un alto funzionario del governo israeliano, citato dal Jerusalem Post, aveva già confermato che da parte dell'esecutivo di Israele non c'era intenzione di cessare il fuoco: "Hamas ha sparato un sacco di missili e poi vuole il cessate il fuoco, sarebbe perfetto per loro non pagare il prezzo per aver sparato su Gerusalemme e poi 500 missili. Ci sarà un cessate il fuoco quando noi saremo pronti".

Dopo il premier, ha parlato il ministro della Difesa, Benny Gantz. Per il ministro, le organizzazioni terroristiche palestinesi "sono state gravemente colpite e continueranno ad essere colpite a causa della loro scellerata decisione di colpire Israele". Gantz ha teso la mano anche alla popolazione araba che vive nello Stato ebraico. L'esercito israeliano, ha detto il capo della Difesa, "tiene al sicuro allo stesso modo gli ebrei e gli arabi".

Blinken chiede di evitare l'escalation

Il segretario di Stato americano, Antony Bliken, ha chiesto a entrambe le parti di evitare una nuova pericolosa escalation. "Siamo profondamente preoccupati per gli attacchi missilistici a cui abbiamo assistito, che devono cessare immediatamente", ha detto Blinken.

Ma l'impressione è che dopo questo lancio di razzi su Tel Aviv nella notte (arrivato dopo altri contro Gerusalemme e Askehlon), Benjamin Netanyahu voglia far partire una nuova rappresaglia contro la Striscia di Gaza.

Commenti