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Brexit, la bozza Ue apre agli inglesi. Cameron: "Progressi sostanziali"

Mentre Bruxelles mostra i muscoli con gli italiani, si dimostra più flessibile con Londra. Ma gli euro-scettici non ci stanno

Brexit, la bozza Ue apre agli inglesi. Cameron: "Progressi sostanziali"

Bruxelles mostra i muscoli quando c'è da parlare con l'Italia, ma sembra più permissiva quando in ballo ci sono i rapporti con la Gran Bretagna. Si legge questo nei 140 caratteri con cui Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, commenta la bozza d'intesa tra Londra e Bruxelles.

"Stare o non stare insieme, questa è la domanda", scrive Tusk, proponendo un accordo che pare andare incontro alle richieste inglesi, con Londra "non obbligata a una integrazione politica maggiore". Un testo che il premier David Cameron ha accolto con favore, parlando di una rinegoziazione che "mostra un reale progresso in tutte le quattro aree in cui il Regno Unito ha proposto modifiche", ma senza concedere troppo: "C'è ancora lavoro da fare".

Tra il 18 e il 19 febbraio, quando ci sarà il prossimo vertice europeo, dovrà essere approvata la bozza d'intesa. Prevede per gli Stati membri la possibilità di iniziative più decise contro l'immigrazione illegale e contro chi rappresenta una minaccia grave alla sicurezza.

La bozza Tusk, che comunque per le autorità britanniche è un passo avanti, non è piaciuta agli euro-scettici di Londra. Prevede però che il denaro dei contribuenti britannici non vade ad aiutare l'Eurozona e che sorvegliare le istituzioni finanziarie extra-eurozona sia una questione nazionale.

Anche Boris Johnson, che è dello stesso partito di Cameron, appare poco convinto: "Dobbiamo ottenere molto di più".

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