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California, spari in un locale: "Ci sono almeno tredici morti"

L'attentatore avrebbe sparato almeno 30 volte. Il killer è un ex marine degli Stati Uniti

California, spari in un locale: "Ci sono almeno tredici morti"

All'indomani del voto di midterm, l'America viene ferita. In California, un uomo ha cominciato a sparare in un bar, colpendo chiunque gli capitasse a tiro. "Ha lanciato granate fumogene dappertutto. L'ho visto puntare sul retro del registratore di cassa e ha continuato a sparare, sono corsa fuori dalla porta principale", ha raccontato una testimone, come riporta Abc.

Le telefonate alla polizia, come riporta Repubblica, sono arrivate alle 23.15. Il fatto sarebbe successo al Borderline Bar & Grill, un bar e ristorante di Thousand Oaks, nell'area di Los Angeles, molto frequentato da universitari.

Le notizie per ora sono estremamente confuse. I feriti, secondo le forze dell'ordine, sarebbero almeno 13, tra cui il vice sceriffo. E i morti sarebbero "molti", anche se il numero non è ancora stato specificato. Sul posto sono intervenute le forze speciali americane che hanno neutralizzato l'assalitore. I testimoni hanno raccontato al Los Angeles Times: "Ha sparato molto, almeno per 30 volte. Potevo ancora sentire gli spari dopo che tutti se ne sono andati".

Sui social i vigili del fuoco hanno subito avvisato i cittadini: "Incidente attivo, sparatoria in corso segnalata a Borderline in @CityofTO. Si prega di stare lontano dalla zona dell'incidente, segnalazioni di lesioni multiple, dettagli ancora da stabilire, richieste di ambulanze". Tra i mezzi impiegati dalle forze dell'ordine anche un elicottero.

Chi è il killer della California

A portare la morte a Thousand Oaks è stato il veterano 28enne Ian David Long, lo fa sapere lo sceriffo della contea di Ventura, Geoff Dean. L'attentatore, avrebbe usato, riferiscono sempre le forze dell'ordine, una pistola calibro 45. Il suo corpo, privo di vita, è stato ritrovato all'interno del club e non sembra che avesse con lui alcun documento di identità. Era vestito tutto di nero, con una felpa, il cui cappuccio gli copriva parte del viso. I motivi della sparatoria ancora non sono noti, ma gli agenti stanno in queste ore perquisendo la casa dell'aggressore. Oltre alla pistola, Long aveva dei lacrimogeni.

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16.21: Una prima versione dell'articolo, basandosi sulle informazioni riportate da SkyTg24, riportava che l'attentatore poteva essere di origini mediorientali.

Un'affermazione poi rivelatasi sbagliata.

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