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Carburante in mare: è emergenza ambientale alle Galapagos

Le autorità hanno subito provveduto a dichiarare lo stato di emergenza e ad adottare tutti i provvedimenti necessari a tutela delle Galapagos

Carburante in mare: è emergenza ambientale alle Galapagos

In Ecuador è appena scattato lo stato di emergenza ambientale a causa di una fuoriuscita di carburante che minaccia le isole Galapagos.

Una chiatta carica di 2300 litri di diesel è infatti affondata nel porto di San Cristobal, l’atollo più a est di tutto l’arcipelago. Secondo la ricostruzione dell’incidente fatta da Voice of America, una gru, intenta a caricare sul mezzo fusti contenenti benzina, si sarebbe inclinata sotto il peso eccessivo di uno di questi ultimi, che è poi precipitato sulla chiatta provocandone l’affondamento. I marinai a bordo della stessa sono riusciti a mettersi in salvo tuffandosi in acqua, mentre una persona sarebbe rimasta ferita per l’accaduto.

Dopo essere stato colpito dal fusto precipitato, il natante ha iniziato a riversare in mare il suo carico di carburante, costringendo le autorità ecuadoriane a dichiarare l’allerta massima e a ordinare un intervento di protezione ambientale.

La marina militare di Quito e i tecnici del parco nazionale delle Galapagos hanno infatti provveduto a disporre tutto intorno all’area interessata dalla fuoriuscita di diesel manicotti e barriere di contenimento del liquido inquinante. Il ministero incaricato della protezione dell’arcipelago, citato da Deutsche Welle, ha quindi assicurato che il personale impegnato nelle operazioni di emergenza starebbe facendo tutti i tentativi possibili per evitare che quei 2300 litri di carburante possano avvelenare l’ecosistema dell’arcipelago.

L’ufficio-stampa della presidenza della repubblica, riferisce l’emittente tedesca, ha ultimamente diffuso un comunicato in cui garantisce che la situazione sarebbe ormai “sotto controllo” e in cui contestualmente elogia l’impegno del personale intento a mitigare ogni possibile danno alla flora e alla fauna locali.

Sempre Deutsche Welle ha successivamente puntualizzato che la chiatta da cui sta fuoriuscendo in questi giorni diesel sarebbe stata in passato già responsabile di incidenti.

Ad esempio, la stessa, nel febbraio del 2018, avrebbe appunto subito un analogo affondamento in un altro porto.

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