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La carica dei governatori repubblicani

I candidati del Gop fanno man bassa anche nelle storiche roccaforti democratiche

In rosso gli stati guidati da governatori repubblicani
In rosso gli stati guidati da governatori repubblicani

I repubblicani ricorderanno a lungo questa data: 4 Novembre 2014. Per la conquista di entrambe le Camere del Congresso e per la vittoria di molte sfide per la carica di governatore (si votava in 36 Stati - guarda tutti i risultati). Il partito dell'Elefantino ha conquistato la vittoria anche in roccaforti tradizionalmente democratiche come il Maryland, il Massachusetts e persino nello Stato del presidente Barack Obama, l'Illinois. Dei 36 governatori da eleggere, 22 erano in Stati guidati da repubblicani, 14 invece erano in mano ai democratici, che speravano di ottenere qualche vittoria dopo la temuta sconfitta al Senato. In Wisconsin e Ohio hanno vinto due repubblicani potenzialmente candidati alle presidenziali del 2016, Scott Walker, amatissimo dai Tea Party, e John Kasich. In Florida il governatore repubblicano uscente Rick Scott è stato confermato con appena un punto di scarto e dopo una campagna elettorale in cui era rimasto praticamente sempre testa a testa con il repubblicano, diventato democratico Charlie Crist. In Georgia, il nipote di Jimmy Carter, il democratico Jason Carter, per il quale l'ex presidente ormai novantenne si era speso in prima persona tornando a far campagna elettorale, si è dovuto arrendere di fronte all'attuale governatore, il repubblicano Nathan Deal.

In Arkansas, lo stato dove partì la grabnde avventura di Bill Clinton, il repubblicano Asa Hutchinson ha strappato la carica al governatore democratico Mike Beebe. Ma è stato il cambio della guardia in feudi tradizionalmente democratici come il Maryland, l'Illinois e il Massachusetts, che ha destato la vera sorpresa e ratificato il dominio repubblicano. In Maryland, Larry Hogan si è imposto sul democratico, Anthony Brown, diventando il settimo governatore repubblicano nella storia dello Stato; mentre in Illinois il repubblicano Bruce Rauner ha sbancato il governatore attuale, il democratico Pat Quinn (per il quale erano scesi in campo personalmente non solo Obama, ma anche altri pezzi da novanta dell'Asinello, come Bill Clinton). E secondo le proiezioni dei principali media Usa, il repubblicano Charlie Baker si imporrà sulla democratica, Martha Coakley, in Massachusetts; e in Maine, un altra roccaforte progressista, il governatore repubblicano, Paul LePage, otterrà la rielezione, al contrario di quel che prevedevano gli analisti.

I democratici devono consolarsi con poche vittorie. Tra queste c'è la Pennsylvania, dove Tom Wolf ha portato a casa il risultato battendo il governatore repubblicano Tom Corbett. Sono riusciti a conservare il posto anche i governatori democratici di California, Jerry Brown; New York, Andrew Cuomo; Minnesota, Mark Dayton; New Hampshire, Maggie Hassan; Oregon, John Kitzhaber; e Rhode Island, Gina Raimondo. E anche alle Hawaii, il democratico David Ige dovrebbe spuntarla.

Ancora in bilico il Vermont, dove il governatore democratico Peter Schumlin si gioca la rielezione; il Colorado, dove John Hickenlooper rischia di perdere le redini dello Stato per mano del repubblicano Bob Beauprez; e l'Alaska, dove Bill Walker punta a sostituire il repubblicano Sean Parnell. In New Mexico, la governatrice repubblicana Susana Martìnez ha ottenuto senza problemi la rielezione; e così anche i suoi colleghi di partito Brian Sandoval in Nevada, Sam Brownback in Kansas, Robert Bentley in Alabama, Nikki Haley in South Carolina, Butch Otter in Idaho, Terry Branstad in Iowa, Mary Fallin in Oklahoma e Denis Daugaard in South Dakota.

In Texas, il repubblicano Greg Abott si è imposto sulla democratica Wendy Davis; mentre il conservatore Pete Ricketts ha vinto in Nebraska, e il suo collega di partito Matt Mead ha ottenuto la rielezione in Wyoming.

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