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"Chi aiuta Trump a fare il muro tradisce la Patria"

La scomunica dell'Arcidiocesi di Città del Messico alle imprese intenzionate a collaborare al Muro alla frontiera: "Immorale progetto contro la dignità umana"

"Chi aiuta Trump a fare il muro tradisce la Patria"

“Chi aiuterà Trump ad erigere il muro al confine, tradisce la patria”. L’Arcidiocesi di Città del Messico ci va giù durissima e l’editoriale apparso sull’organo di stampa Desde la fé, ha già sollevato un vespaio di polemiche incrociate.

Sarebbero almeno due i gruppi economici messicani che potrebbero partecipare attivamente ai lavori e che sarebbero pronti a fornire materiali per la costruzione del muro voluto dal presidente degli Usa. Due tra le più importanti imprese del Paese centramericano potrebbero essere disponibili a vender cemento per la costruzione della grande barriera fra il Messico e gli Stati Uniti. L’editoriale di Desde la fé, però, li mette in guardia: “La cosa disdicevole è che, da questo lato della frontiera ci sono messicani pronti a collaborare a un progetto fanatico che pregiudica seriamente le relazioni tra due nazioni che condividono la stessa frontiera”.

Al di là delle grandi aziende, il progetto per il quale la Casa Bianca potrebbe spendere una somma immensa, stimata in più di venti miliardi di dollari, inizia a far gola a davvero tante piccole e medie imprese. Ma la presa di posizione dei prelati messicani è netta e non ammette alcuna mediazione. “Non si tratta di due o tre società, qui si parla di quasi 500 aziende che ambiscono a fare così buoni guadagni, per loro il fine giustifica i mezzi. Unirsi a un progetto che rappresenta un gravissimo affronto alla dignità degli esseri umani è come darsi la zappa sui piedi”.

Per l’Arcidiocesi di Città del Messico, l’unica conclusione, alla luce dell’insegnamento di Papa Francesco per cui è tempo di costruire ponti e non muri, sta nella “scomunica” civile: “Ogni azienda intenzionata a impegnarsi nella costruzione del muro del fanatico Trump agisce in maniera immorale ma, soprattutto, i suoi proprietari e i suoi azionisti sarebbero considerati alla stregua di traditori della patria”.

Come riporta il Telegraph, il dito del clero messicano è puntato anche contro il governo "troppo timido" che non ha mostrato finora sufficiente fermezza per imporsi ed evitare ogni coinvolgimento delle imprese nazionali nell'iniziativa di Trump.

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