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"La Cia dietro l'arresto di Mandela"

La confessione di un ex agente in un documentario. Il leader africano pasò 30 anni in carcere

"La Cia dietro l'arresto di Mandela"

Furono gli americani a contribuire all'incarcerazione di Nelson Mandela, leader anti-apartheid sudafricano e futuro presidente del Paese che a lungo sarebbe rimasto in carcere dopo l'arresto nel 1962.

È stato un ex agente dei servizi, Donald Rickard, a confessarlo, in un documentario registrato quando era già molto anziano, prima della sua morte, e presentato ieri al Festival di Cannes. Parole a cui oggi diverse testate, tra cui il Times britannico, danno molto rilievo.

Ex uomo dell'intelligence americana, Rickard partecipò in prima persona all'operazione, ordita contro un uomo che veniva visto come una minaccia in un periodo cui la tensione tra Stati Uniti e Russia era altissima.

Dopo l'arresto Mandela trascorse in cella quasi trentanni, prima della liberazione e della sua elezione a primo presidente nero del nuovo Sudafrica.

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