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Cina, testato con successo nuovo velivolo ipersonico

Il progetto sperimentale Starry Sky-2 della Cina potrebbe trasportare testate termonucleari a sei volte la velocità del suono

Cina, testato con successo nuovo velivolo ipersonico

La Cina ha testato con successo un nuovo velivolo ipersonico. Il progetto sperimentale Starry Sky-2, noto come Waverider per la sua capacità di cavalcare le onde d'urto che genera, ha completato il suo primo volo di prova in una località nascosta nel nord-ovest della Cina. E’ quanto si legge in una nota diramata dalla China Academy of Aerospace Aerodynamics di Pechino

“Il velivolo ipersonico potrebbe essere utilizzato un giorno per trasportare testate termonucleari a sei volte la velocità del suono. Lo sviluppo delle nuove tecnologie aerodinamiche ha richiesto tre anni di studi".

Waverider è stato portato nello spazio da un razzo multistadio a propellente solido prima di separarsi ed iniziare la sequenza di volo indipendente. Durante il volo, il sistema ipersonico ha raggiunto un'altitudine di 30 km. Equipaggiato con un nuovo sistema di protezione termica, il Waverider ha effettuato manovre ad una velocità costante superiore a Mach 5.5 (cinque volte e mezzo la velocità del suono) per più di 400 secondi. La velocità massima raggiunta è stata di Mach 6 o 7.344 km / h. Il Waverider è stato poi recuperato integro nella zona bersaglio designata. Starry Sky-2 non è il primo velivolo ipersonico della Cina, ma è l'unico che sfrutta la tecnologia Waverider. Gli Stati Uniti hanno testato un Waverider sperimentale dal 2010 al 2013 progettato per raggiungere Mach 6.

Sebbene siano ancora allo stadio sperimentale, i Waverider della Cina potrebbero essere utilizzati per trasportare testate convenzionali o termonucleari in grado di penetrare qualsiasi sistema di difesa anti-missile attuale e futuro. Il nuovo velivolo presenta una fusoliera più piatta e cuneiforme per migliorare il suo rapporto supersonico di portanza-resistenza.

Il regime ipersonico

La rilevazione iniziale, il tracciamento e la soluzione di fuoco richiede comunque del tempo (parliamo sempre di secondi) che però potrebbero essere troppi considerando il regime ipersonico. La contromisura anti-balistica per le testate a rientro convenzionale è ben nota e si basa sul calcolo della traiettoria di discesa attraverso l’atmosfera delle testate multiple indipendenti. Il problema dell’elevata velocità di rientro è stata aggirata preventivamente, con l’impiego di missili intercettori progettati per distruggere le testate multiple indipendenti prima della loro fase di rilascio. La velocità ipersonica annulla tale fase critica, rientrando nell’atmosfera in planata ad altissima velocità ed avvicinandosi all’obiettivo con una traiettoria relativamente piatta.

Cina: Hypersonic Glide Vehicle DF-ZF / WU-14

La Cina continua a testare l'Hypersonic Glide Vehicle, soprannominato dal Pentagono DF-ZF (WU-14). Il nuovo velivolo dovrebbe essere in grado di viaggiare fino ad otto volte la velocità del suono e schivare tranquillamente l’attuale sistema di difesa antimissile degli Stati Uniti. Potrebbe colpire ogni parte del pianeta entro un’ora. Il WU-14 è in grado di trasportare testate convenzionali e termonucleari ad una velocità superiore a Mach 10 (12,359 chilometri all'ora) ed è immune alle attuali contromisure anti-balistiche per le testate a rientro convenzionale. Un velivolo ipersonico come l’HGV potrebbe rientrare nell'atmosfera planando ad altissima velocità ed avvicinandosi all’obiettivo con una traiettoria relativamente piatta, diminuendo così il tempo di identificazione dei sistemi nemici. Il DF-ZF può essere trasportato a quota di lancio da vari missili balistici cinesi, come il DF-21 (a medio raggio) e dai DF-31 e DF-41 (intercontinentali), estendendo di 12 mila km la gittata dei vettori. Il programma delle armi ipersoniche cinesi è considerata una priorità. Una volta messo in servizio, il DF-ZF potrebbe consentire alla Cina di condurre attacchi cinetici in qualsiasi parte del mondo. Pechino prevede di implementare il suo nuovo velivolo a planata ipersonica entro il 2020, con primo sistema scramjet entro il 2025.

Non esiste difesa contro un attacco combinato formato da missili tradizionali balistici ed ipersonici.

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