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Cittadinanza ad Ocalan, la Turchia convoca nostro ambasciatore

Un comune in provincia di Parma, Berceto, concede la cittadinanza onoraria ad Ocalan. Convocazione da Ankara per l'ambasciatore italiano

Ocalan in una foto del 1999
Ocalan in una foto del 1999

Il fatto che il comune di Berceto, che si trova in provincia di Parma, abbia da poco concesso la cittadinanza onoraria ad Abdullah Ocalan sembra non aver soddisfatto troppo le istituzioni turche, che hanno convocato l'ambasciatore italiano per parlare, con ogni probabilità, della scelta operata dal sindaco Luigi Lucchi. L'uomo selezionato dal primo cittadino di Berceto per l'onorificenza è, infatti, il fondatore del Pkk, formazione politica impegnata da sempre per far sì che il popolo curdo possa raggiungere una indipendenza piena. E queste per quel fronte del mondo sono ore calde.

Berceto, comunque, non è la prima realtà italiana che opta per la cittadinanza onoraria: era già successo qualche anno fa nella vicina Reggio Emilia, ma possono essere elencate anche ulteriori circostanze. Sono note, del, le prossimità ideologiche della sinistra massimalista, anche di quella italiana, con la visione di Ocalan. E ogni tanto un'amministrazione di sinitra cerca di ribadirlo con spirito d'ufficialità. Stando a quanto riportato dall'Agi, comunque, l'ambasciatore italiano nella capitale turca, e cioè Ankara, ha avuto modo di partecipare a un incontro condito da "toni cordiali". Niente di troppo plateale dunque e, soprattutto, nessun richiamo diretto alla nostra nazione.

Quatto anni fa, era stata la città di Palermo a procedere col far sì che Ocalan divenisse cittadino onorario. Ma anche in quel caso non era arrivata alcuna convocazione.

L'odierno diplomatico incaricato nella città in cui risiede il governo turco si chiama Massimo Gaiani.

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