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Comore, il presidente accentra il potere e spinge l'islamizzazione

Azali Assoumani, autoproclamatosi imam dopo la rielezione, ha aumentato i poteri presidenziali per islamizzare sempre più il paese

Comore, il presidente accentra il potere e spinge l'islamizzazione

Nelle isole Comore il presidente Azali Assoumani, dopo aver vinto con percentuali bulgare un referendum, ha la possibilità di aumentare i poteri presidenziali e islamizzare sempre più il paese. Il referendum vinto, che il segretario generale dell'opposizione Youssouf Boina, ha definito illegale (un "colpo di forza del presidente"), oltre ad aver posto fine al sistema di rotazione del potere politico tra le tre isole più grandi (Grande Comore, Anjouan e Mohéli) del celebre arcipelago dell'Oceano Indiano, permetterà al presidente Azali Assoumani di candidarsi per altri due mandati.

Assoumani potrà prolungare il suo mandato, in scadenza nel 2021, fino al 2031. Tuttavia ha assicurato di indire elezioni anticipate nel 2019 e, in caso di doppia vittoria alle urne, sarà in grado di rimanere al comando delle Comore fino al 2029.

L’ex ufficiale militare Assoumani (che è stato addestrato presso la Royal Maroccan Military Academy di Meknes dal 1978 al 1981 e presso la Paris War School nel biennio 1985-1986) ha preso il potere con un colpo di stato nel 1999 (in precedenza, dall’indipendenza dalla Francia ottenuta nel 1975, le Comore avevano subito più di 20 colpi di stato) e dopo il golpe aveva espresso la sua volontà di non "trascinarsi" al potere, una promessa che, da allora, sembra aver dimenticato.

Azali Assoumani, ricordato dai suoi detrattori per un gesto poco eroico (nel 1995 ha abbandonato i suoi uomini in pieno scontro contro una dozzina di mercenari, guidati dal francese Bob Denard, per rifugiarsi presso l'ambasciata francese a Moroni) è accusato da diversi mesi, da parte dell'opposizione e della società civile, di deriva autoritaria.

Oltre ad avere sospeso la Corte costituzionale, il suo principale rivale Ahmed Abdallah Sambi è agli arresti domiciliari da maggio, e diversi oppositori hanno subito la stessa sorte di Sambi.

Azali Assoumani, 59 anni, sposato e padre di quattro figli, di religione musulmana, si è autoproclamato imam dopo la sua rielezione nel 2016. Durante la preghiera festiva del venerdì in moschea spiega regolarmente i versetti coranici. "Il presidente è l'imam di un paese, e anche il grande mufti qui è sotto il mio comando", ha detto lo scorso giugno.

La sua riforma costituzionale adottata con il referendum rende l'Islam la religione di stato delle Comore, un paese che fino ad oggi, sulla carta, era laico.

In realtà, nelle isole Comore, che si trovano tra il Madagascar e il Mozambico, gran parte della popolazione vive un Islam estremista e molte di queste persone, soprattutto attraverso la costa di Mahajanga, sbarcano in massa in Madagascar dove, come ha spiegato Il Giornale, esistono tentativi di invasioni demografiche da parte di islamisti radicali provenienti proprio dalle Comore.

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