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Condannato per terrorismo in Francia insegna all'università di Rio

Il fisico franco-algerino Adlène Hicheur lavorava al Cern di Ginevra. Condannato perché stava preparando attentati in Europa, oggi insegna nella più prestigiosa università carioca

Condannato per terrorismo in Francia insegna all'università di Rio

Sino al 2009 Adlène Hicheur lavorava al CERN di Ginevra ed era uno dei fisici più brillanti che lavorava sulla "particella di Dio", essendo specializzato per l'appunto nell'accelerazione delle particelle. Solo che il suo Dio era Allah e per “onorarlo” sognava di fare attentati terroristici in Europa.

Questo almeno scoprirono gli 007 francesi, intercettando decine di e-mail crittografate che Hicheur scambiava con i leader magrebini di al Qaeda. Con entusiasmo, infatti, il fisico franco-algerino si era messo a disposizione dei terroristi per “lavorare nel cuore della casa del nemico e succhiargli il sangue per togliergli forze”. E, ça va sans dire, per compiere attentati.

“Dobbiamo far di tutto per accelerare la recessione economica, colpire le industrie vitali del nemico e le grandi imprese – scriveva Hicheur per poi aggiungere, determinato - compiere assassinii ben studiati di personalità europee note appartenenti ai regimi increduli”. Per questo venne arrestato in Francia: stava pianificando attentati contro l’Occidente.

Condannato nel 2012 a 5 anni per terrorismo dai francesi, licenziato in tronco dal CERN, a quel punto Hicheur non trova di meglio se non fuggire in Brasile.

Tutto finito penserete voi. Niente affatto.

Per incredibile che possa sembrare, oggi questo bel personaggio insegna nell'università più prestigiosa di Rio de Janeiro, la UFRJ. Qui, infatti, il fisico-terrorista è stato assunto come professore di fisica con uno stipendio mensile di 11mila reais al mese, 3mila dollari circa, un importo quasi 15 volte il salario minimo verde-oro che gli consente di vivere non bene ma benissimo.

E "invisibile" sino a qualche giorno fa, quando il settimanale brasiliano Epoca ha rivelato con un ampio reportage il passato, assai poco professorale, di Adlène Hicheur.

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