"Costretto a uccidere per Isis". Il killer si era autodenunciato all'Fbi
7 Gennaio 2017 - 11:45A novembre l'uomo che ieri ha sparato in Florida era andato dall'Fbi. Aveva problemi mentali, ma nessuno lo ha fermato
Aveva problemi mentali, sosteneva che la Cia controllasse la sua mente e si era persino autodenunciato all'Fbi lo scorso novembre. Eppre Esteban Santiago, 26 anni, aveva il porto d'armi e ha potuto imbarcare la sua pistola nella valigia con cui è arrivato all'aeroporto di Fort Lauderdale dove ha potuto caricarla e sparare all'impazzata nella sala arrivi, uccidendo cinque persone prima di essere preso.
È l'assurdo retroscena dietro la sparatoria di ieri in Florida. Il killer è infatti un veterano dell'Iraq con probabili problemi mentali. A novembre si era recato all'ufficio dell'Fbi ad Anchorage, la città dell'Alaska dove vive, affermando che la Cia lo obbligava a visionare filmati dello Stato Islamico per controllare la sua mente. Allora i federali si erano limitati a chiedere alla polizia locale di avviare una valutazione del suo stato mentale.
Ora Santiago è stato arrestato a lungo e interrogato dalla stessa Fbi, che non ha chiarito i motivi della sparatoria. "Non abbiamo escluso il terrorismo", ha detto George Piro, l'agente speciale che guida l'ufficio Fbi di Miami, "Esamineremo ogni angolazione per cercare di determinare i motivi dell'attacco".
Eppure, secondo i media Usa, il 26enne non avrebbe detto nulla che possa far pensare ad un motivo politico o legato al terrorismo, ma avrebbe parlato di "voci nella testa" che gli hanno ordinato di compiere atti violenti.