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Coulibaly e la sua compagna fermati dalla polizia francese il 30 dicembre

Gli agenti lo lasciarono andare via nonostante fosse emerso che si trattava di una persona pericolosa per i suoi contatti con i fondamentalisti islamici

Coulibaly e la sua compagna fermati dalla polizia francese il 30 dicembre

Emergono nuovi particolari inquietanti sulla strage di Parigi. Pochi giorni prima, infatti, Amedy Coulibaly, insieme alla sua compagna Hayat Boumeddiene, era stato fermato dalla polizia per un controllo. L'incontro ravvicinato tra le forze dell'ordine e il terrorista sarebbe avvenuto il 30 dicembre, otto giorni prima dell'attentato che lo ha visto protagonista al negozio kosher di Parigi. Gli agenti lo lasciarono andare via nonostante fosse emerso che si trattava di una persona pericolosa perché vicina agli ambienti islamisti. Lo rivela il settimanale Le Canard Enchainé, in edicola domani.

Il 30 dicembre, alle 11.45, due motociclisti della polizia fermano, nel XIX arrondissement di Parigi, una Seat Ibiza noleggiata. Il controllo risulta da uno dei verbali dei poliziotti, che il giornale ha potuto visionare. Gli agenti, visto che la patente era ancora provvisoria (Coulibaly aveva passato l’esame soltanto il 10 dicembre), decidono di effettuare un controllo anche sulla banca dati delle persone ricercate. Sullo schermo del pc dei due agenti appare un avvertimento importante: occorre attivarsi per ottenere ulteriori informazioni senza attirare l’attenzione del sospetto, considerato pericoloso e vicino agli ambienti islamici.

I due poliziotti informano i loro superiori e questi i servizi antiterrorismo. Ma non viene decisa alcuna vigilanza né alcun pedinamento, scrive Le Canard Enchainé, secondo il quale questa procedura lascia aperti diversi interrogativi. Gli agenti lasciano ripartire l’auto e Coulibaly fa perdere definitivamente le proprie tracce. Qualche ora più tardi, la coppia si dirigerà in Spagna, dove Coulibaly, il 2 gennaio, lascerà Hayat all’aeroporto di Madrid, destinazione Istanbul.

Dalla Turchia, Hayat entrerà poi in Siria l’8 gennaio, mentre il suo compagno verrà ucciso il 9 dalle forze speciali al termine del sequestro di ostaggi nel supermercato kosher di Parigi.

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