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Crisi, Putin rassicura la Russia: "Rublo si risolleverà in due anni"

Annuale conferenza stampa del capo del Cremlino davanti a 1200 giornalisti. La ricetta per uscire dal tunnel: "Minore liquidità e offerta differenziata"

Crisi, Putin rassicura la Russia: "Rublo si risolleverà in due anni"

"Abbiamo le risorse sufficienti per affrontare la crisi, il ritorno alla crescita è inevitabile, nel peggiore dei casi ci vorranno due anni". Sullo sfondo ci sono la drammatica crisi valutaria che sta vivendo il Paese e delle tensioni con l’Occidente per via della crisi ucraina. Ma il presidente russo Vladimir Putin non si lascia prendere dal panico, annuncia un piano "per diversificare l'economia del Paese" e, soprattutto, passa al contrattacco. Perché, da sempre, questa è la sua arma migliore. E, nella grande sala del World Trade Center di Mosca, dove si sono accalcati oltre 1200 giornalisti della stampa nazionale ed estera, mette subito in chiaro che l'attuale situazione economica in Russia è provocata prima di tutto "da fattori esterni" e assicura che, nonostante le turbolenze dei mercati finanziari, con il rublo crollato negli ultimi giorni, le entrate dello Stato saranno più alte delle spese. Nel 2014 il pil russo crescerà, infatti, dello 0,6%.

"Il muro di Berlino è crollato - incalza Putin - ma si costruiscono nuovi muri nonostante i nostri tentativi di collaborare. L’espansione della Nato non è forse un muro, un muro virtuale?". È la decima grande conferenza annuale. L’ultima, nel 2013, era durata oltre quattro ore, con più di 70 domande e una conclusione con colpo di scena: quando già i giornalisti stavano uscendo dalla sala, il leader del Cremlino ad alcuni reporter che lo hanno avvicinato annunciò la grazia all ex uomo più ricco di Russia e prigioniero politico numero uno del Paese, Mikhail Khodorkovski, dopo dieci anni di detenzione. Il record di durata della conferenza è stato toccato nel 2008, quando Putin ha risposto a 106 domande per quasi cinque ore. Nel corso della conferenza stampa di oggi, Putin coglie l'occasione per difendere l’operato della Banca centrale e del governo di fronte alla crisi valutaria che sta mettendo in ginocchio il Paese: "Ci sono interrogativi sul governo e sulla Banca centrale relativi alla tempestività, alla qualità delle misure, ma parlando in generale le azioni sono assolutamente adeguate e nella direzione giusta". Banca centrale ed esecutivo sono finiti nel mirino dell’opposizione per la crisi economica e finanziaria che sta attraversando il Paese.

"Non temo colpi di palazzo perché non abbiamo palazzi, abbiamo il Cremlino che è ben protetto, ma la cosa più importante che abbiamo è il sostegno dell’anima e del cuore dei cittadini russi". Putin non ha alcun dubbio. Il nemico della Russia è l'Occidente. Guarda agli Stati Uniti e alla finanza europea per indicare il grande manovratore della crisi russa.

"Quando si tratta delle azioni russe in Ucraina, l’orso viene sempre portato al guinzaglio - tuona - i nostri partner hanno deciso che loro sono un impero e tutti gli altri i loro vassalli da schiacciare".

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