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David Haines, il cooperante eroe per i musulmani della Croazia

Il terzo ostaggio decapitato dall'Isis era un ex militare che nella sua carriera si era speso per aiutare i musulmani

David Haines, il cooperante eroe per i musulmani della Croazia

David Haines, il terzo ostaggio decapitato dall'Isis in un mese, era un cooperante esperto della sicurezza delle Ong, un ex militare che nella sua carriera si era speso per aiutare i musulmani, soprattutto quelli della Croazia.

Solo una settimana fa un ex collega aveva raccontato al Telegraph che Haines era considerato come una sorta di eroe per la sua disponibilità e il suo impegno. Per lui era stato coniato l'ironico soprannome di "scozzese matto". Era stato nella ex Jugoslavia dal 1999 al 2004, lavorando alla ricostruzione delle comunità distrutte dalla guerra civile. "Aiutava tutti, i serbi, i croati, i musulmani. Voleva solo migliorare le loro vite. Mi ha molto sorpreso quando ho saputo che l'avevano rapito dopo quello che ha fatto per i musulmani", aveva detto il suo ex collega.

Nella sua carriera al servizio delle ong, il 44enne Haines era stato in molti Paesi segnati da conflitti, come la Libia e il Sud Sudan. Prima di scegliere questa strada era stato un militare al servizio di Sua Maestà per dodici anni. La vita avventurosa non gli aveva impedito di mettere su famiglia: lascia una moglie e due figlie, di 17 e 4 anni. I suoi cari, che proprio venerdì avevano lanciato un appello all'Isis per un contatto, vivevano da mesi nel terrore di ricevere la notizia della sua esecuzione. Ancor di più dopo gli annunci delle decapitazioni dei giornalisti americani, Steven Sotloff e James Foley.

Haines lavorava per l'ong francese Acted e, secondo la stampa britannica, sarebbe stato rapito nel marzo 2013, nel campo di Atmeh, a nord della Siria, col cooperante italiano Federico Motka, liberato lo scorso maggio.

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