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Davos, Merkel attacca i dazi voluti da Trump

A Davos (Svizzera) la cancelliera tedesca Merkel punta il dito contro il protezionismo e l'isolazionismo invocati dal presidente Usa Trump

Davos, Merkel attacca i dazi voluti da Trump

La cancelliera tedesca Angela Merkel lancia il guanto di sfida a Donald Trump, che alla vigilia del suo arrivo al World Economic Forum di Davos (Svizzera) ha varato alcune misure volte a imporre i dazi sulle importazioni di alcuni prodotti, a partire da lavatrici e pannelli solari. "Il protezionismo non è la risposta" alle crisi che vive l’economia mondiale", ha detto la Merkel. "Chiuderci, isolarci, non ci condurrà verso un futuro sereno". Merkel ha successivamente indicato l’esempio della cooperazione con l’Africa e degli accordi con la Turchia sull’emergenza migranti per affermare un rifiuto delle politiche isolazioniste e dei "muri" avanzate dagli Stati Uniti sotto la guida Trump. Per la Merkel di fronte alla mancanza di reciprocità "dobbiamo trovare risposte multilaterali", non seguire un percorso unilaterale "che porta all'isolamento". Non è la prima volta che l'Europa si mobilita contro i dazi caldeggiati dal presidente Usa.

Il capo del governo tedesco ha poi esortato i colleghi europei a "forgiare un approccio comune sui temi della sicurezza, dello sviluppo e dell'economia", sottolineando la necessità da parte del blocco Ue di dare "un segnale unico" e condiviso da tutti gli Stati membri nei rapporti con Paesi come India, Cina e Usa. Nel suo intervento Merkel ha lamentato che il fatto che nel mondo vi sia troppo "egoismo nazionale" e che il motto scelto per il forum, "creare un futuro condiviso in un mondo frammentato", sia il messaggio "esattamente giusto" per l'anno che abbiamo di fronte. Poi un passaggio sulla storia.

"Fin dai tempi dell'Impero romano - ha aggiunto la cancelliera - fin dai tempi della Grande Muraglia cinese, sappiamo che limitarci a rinchiuderci non aiuta". I paesi che lamentano relazioni commerciali non equilibrate, quindi, secondo la Merkel dovrebbero andare alla ricerca di soluzioni multilaterali anziché bilaterali. Ha poi sottolineato la necessità per l'Unione Europea di rendersi protagonista di una politica estera più unita e più forte: "Dobbiamo assumerci maggiori responsabilità, dobbiamo prendere il destino nelle nostre mani", ha sottolineato, lamentando il fatto che l'Ue si sia mostrata troppo esitante rispetto alle minacce dell'Isis, alle crisi in Africa e alla guerra in Siria.

Il populismo di destra in Europa è un "veleno" prodotto da problemi irrisolti, ha aggiunto la Merkel, con riferimento ad alcuni partiti e movimenti politici, non solo in Germania.

La cancelliera ha espresso l'auspicio che tali movimenti non acquistino maggiore consenso ed ha assicurato che il suo governo sta cercando di tenere il populismo di destra "sotto controllo, ma è un veleno".

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