Attentato a Londra

La donna che ha salvato 20 vite a Londra

Una donna ha bloccato la porta di ingresso del ristorante con il proprio corpo. I terroristi, così, non sono riusciti ad entrare ed i clienti sono potuti scappare da morte certa

La donna che ha salvato 20 vite a Londra

Una donna ha compiuto un gesto eroico durante l'attentato di Londra, riuscendo così a salvare almeno venti persone. È quanto riportato dall'Indipendent in questo pezzo. Nelle ore successive gli attentati, ormai si è drammaticamente abituati a contare le vittime della brutalità fondamentalista, ma per fortuna esistono anche storie d'eroi che consentono di alimentare la speranza. La donna in questione ha bloccato la porta di ingresso di un ristorante nel quale stavano cercando di entrare i terroristi di London Bridge, consentendo così ai clienti di scappare e di rimanere, dunque, illesi.

Le generalità di questa persona sono sconosciute e chi, grazie a lei, è riuscito ad andarsene da una potenziale drammatica trappola, sta cercando di risalire alla sua identità in ogni modo per ringraziarla. Barricata addosso alla porta di un ristorante, la donna, secondo quanto raccontato a Sky News da un tassista, Aksha Patel, avrebbe resistito "per alcuni secondi", quelli sufficienti per far sì che i clienti del Black and Blue, nel Borough Market, riuscissero ad avere la vita in salvo passando da un'uscita secondaria.

Un'altra storia di un eroe, insomma, in questo caso un'eroina. Già rispetto l'attentato di Manchester, era emersa la vicenda di un uomo che aveva portato in salvo una bambina, purtroppo già privata degli arti inferiori, un senzatetto passato alle cronache come simbolo di un occidente che non si arrende alla barbarie, ma si immola nel tentativo di salvare più vite umane possibili. I continui attacchi cui l'Europa è sottoposta ormai da anni, costringono a raccontare storie di eroismo inaudito, come il caso di questa donna, simboli di un'umanità non disposta a cedere alla follia del terrorismo.

Storie di questa caratura, ricordano a tutti che chiunque, nel piccolo come nel grande, può non piegare la testa alla festante galassia jihadista e contribuire a salvare la vita delle persone anche nel bel mezzo di un attacco terroristico.

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