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Durante la strage Coulibaly aveva una telecamerina e un computer

Pare che durante l'assedio il terrorista abbia mandato alcune e-mail. A chi? Il materiale servirà all'Isis per realizzare un altro filmato propagandistico?

Durante la strage Coulibaly aveva una telecamerina e un computer

Emergono nuovi dettagli interessanti sull'attentato al negozio kosher di Parigi. Uno degli ostaggi racconta che Amedy Coulibaly aveva una telecamerina GoPro, una di quelle che si "indossano" mediante accessori e permettono di fare mille cose mentre si filma tutto. Oltre a questa il terrorista aveva anche un portatile, che usava per spedire e-mail. Forse ha inviato a qualcuno anche le foto o il filmato della sua "prodezza", o il video della rivendicazione. L'interrogativo è questo: a chi ha mandato quelle mail? Anche alla sua donna, Hayat Boumeddiene, che ha fatto perdere le tracce? Le attrezzature sono messe al setaccio per scovare ogni minima traccia utile all'inchiesta. Possibile che il materiale dell'azione terroristica sia stato inviato a qualche esponente dell'Isis per realizzare un video propagandistico, uno dei tanti che circolano in rete. In tal senso Coulibaly sarebbe l'ultimo "martire" della jihad, e Hayat, unica superstite, porterebbe mediaticamente avanti la battaglia del suo uomo, con un'incredibile testimonianza diretta condita dalla solita propaganda minacciosa.

Confermato che la Boumeddiene abbia lasciato Parigi e, con un volo da Madrid (il 2 gennaio), abbia raggiunto Instanbul. Con lui c'era un uomo (chi è). Potrebbe essere il fratello, ma non vi sono conferme. Secondo alcune fonti si tratterebbe di Mehdi Sabri Belouchine, parente di una persona ben nota alla polizia. Sbarcata a Instanbul che fine ha fatto Hayat? E' rimasta lì a fare la turista? Si sa per certo che i servizi segreti turchi l'hanno tenuta d'occhio. I due hanno dormito una notte in un albergo di Kadikoy, distretto situato nella parte asiatica della città, affacciato sul mar di Marmara. Il giorno seguente sono partitiper Sanliurfa, non lontano dal confine siriano e da Aleppo (Siria).

Un altro dettaglio molto importante. Coulibaly "aveva senza alcun dubbio un complice". Ne è convinto il premier francese Manule Valls che ha annunciato come "la caccia continua". Nel giorno del massacro, il 9 gennaio, si era sospettato che fosse Hayat Boumeddiene.

Ma accertato che la ragazza ha raggiunto la Siria (o comunque il confine tra la Turchia e la Siria), si cerca di capire chi fosse.

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