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Ebola, è guarita l'infermiera spagnola

Teresa Romero non ha più il virus. Fonti ospedaliere: "Il test è risultato negativo"

Ebola, è guarita l'infermiera spagnola

L’infermiera spagnola Teresa Romero è guarita. L'ospedale Carlos III di Madrid ha fatto sapere che il test effettuato sulla 44enne, che era stata colpita dall'ebola, è risultato negativo "Teresa Romero non ha più il virus". La donna era ricoverata dallo scorso 6 ottobre. La buona notizia arriva in una giornata incandescente segnata dal documento-bomba trapelato dagli uffici dell'Oms. Un documento che a getta ombre e alimentare dubbi sulla risposta a livello internazionale all'ebola. Secondo il report, infatti, staff incompetente, nomine politiche in Africa e lungaggini burocratiche sarebbero stati gli ingredienti di un mix "fatale" che ha impedito all'Organizzazione Mondiale della Sanità di cogliere la "tempesta perfetta che stava arrivando".

Una risposta non adeguata anche negli Stati Uniti, dove l’ospedale di Dallas del paziente zero fa mea culpa. In una lettera aperta chiede scusa, ammette carenze e si impegna a standard più rigidi. "Nonostante le migliori intenzioni - scrive Barclays Berdan, l’amministratore delegato di Texas Health Resources, la società no profit alla quale fa capo il Texas Health Presbyterian Hospital - non siamo riusciti a rispettare gli elevati standard che sono il fulcro della storia dell’ospedale e della sua missione". Gli errori e le ammissioni alimentano la psicosi nonostante le rassicurazioni pubbliche. Ad Anthony Fauci, il responsabile dell’istituto americano per le malattie infettive, è toccato alternarsi in tutti i dibattiti televisivi: "I rischi per il pubblico sono estremamente bassi. La maggiore preoccupazione è per il personale medico". Ma le parole non sembrano spazzare via i timori.

Mentre il presidente americano Barack Obama si appresta a chiedere nuovi fondi al Congresso per combattere l'ebola in Africa, la nave da crociera "Carnival Magic" rientra in Texas dopo essere stata rifiutata da Messico e Belize per avere a bordo un tecnico dell’ospedale di Dallas venuto a contatto con i test del paziente zero. I controlli effettuati sulla nave sono risultati negativi. È però la bozza del documento interno dell’Oms quella destinata a creare le maggiori polemiche. L’organizzazione cerca di smorzare i toni del documento invitando ad attendere la versione definitiva. Ma quanto trapelato non lascia adito a dubbi: "Quasi tutti quelli coinvolti non hanno visto che una tempesta perfetta si stava preparando, pronta a esplodere in tutta la sua forza".

E questo è in parte colpa della burocrazia interna all’Oms: gli uffici in prima linea dell’organizzazione, quelli nell’Africa Occidentale, sono guidati da persone "nominate per motivi politici" dal direttore dell’Oms in Africa, Louis Sambo.

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